Lavasecco, posta e farmacia
Così Abb coccola chi lavora

A Bergamo e Dalmine un aiuto anche per trovare la baby-sitter. E con il «lavoro agile» due giorni al mese l’ufficio è la tua casa.

Il nome del progetto è evocativo: «Abb cares» (Abb ci tiene) e coinvolge le sedi italiane del gruppo che opera nel settore delle tecnologie per l’energia e l’automazione, presente con stabilimenti anche a Bergamo e Dalmine.

In sostanza, Abb mette a disposizione dei dipendenti - tute blu e colletti bianchi che siano - una serie di servizi per agevolare la conciliazione vita-lavoro. Tra questi ci sono la possibilità di farsi recapitare posta e pacchi in azienda, un servizio di lavasecco (un paio di giorni alla settimana un addetto passa a ritirare i capi da trattare), un servizio di consegna dei farmaci all’interno dei siti e un servizio di take-away che consente di prenotare un pasto da portar via, ad esempio per cena, alla mensa aziendale ( in una delle sedi bergamasche il catering è affidato ad un nome noto della ristorazione orobica), scegliendo i piatti e le porzioni. Inoltre Abb ha una serie di convenzioni con soggetti certificati che offrono servizi di agevolazione alla famiglia come baby-sitting e giardinaggio, giusto per citarne due.

In questo contesto, il progetto di punta resta lo «smart working», ovvero il lavoro agile, che consiste nel lavorare da casa o da qualunque altro luogo si voglia, purché vi sia una connessione Internet. Lanciato a febbraio del 2014 - in primis a Milano e poi allargato alle altre sedi del gruppo - il progetto da quest’anno è permanente ed è rivolto a tutti i colletti bianchi senza distinzione di mansioni. «A febbraio nelle sedi italiane del gruppo hanno aderito 650 persone - spiega Silvia Parma, direttore risorse umane di Abb Italia - e per sviluppare una cultura adeguata, in tutto abbiamo formato oltre 300 manager e 1.100 dipendenti». Funziona così: chi vuole aderire al lavoro agile concorda il piano con il proprio superiore e può scegliere così di svolgere la propria attività da casa per due giorni al mese (sulla quantità di giornate c’è comunque flessibilità).

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