Lavoro: a Bergamo occupazione ancora sotto i livelli pre-Covid

I dati dell’Osservatorio Provincia: nel 2020 saldo negativo di 3.730 posti.

Il 2020 si è chiuso a Bergamo con 104.092 assunzioni (-18,8% sul 2019) e 107.822 cessazioni (-12,2%) con un saldo negativo pari a -3.730, rispetto a +5.443 nel 2019. Nel confronto storico si tratta di una perdita occupazionale inferiore ai risultati medi annui del periodo 2012-2014. I dati sono dell’Osservatorio del Mercato del lavoro della provincia di Bergamo sullo scorso anno, che aveva visto l’area protagonista della prima ondata della pandemia, e sui primi mesi del 2021.

L’occupazione risulta ancora inferiore ai livelli “pre-Covid», ma la perdita si è attenuata nel mese di febbraio (-3.391) che ha fatto registrare un saldo tra assunzioni e cessazioni pari a +1.797, simile a quello di febbraio 2019 e superiore a quello di febbraio 2020. L’estensione della cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti hanno contenuto le cessazioni, mentre le transizioni dal tempo determinato al tempo indeterminato (12.647 nel 2020, un terzo delle assunzioni totali a tempo indeterminato), mantenutesi sugli elevati livelli dell’anno prima, hanno ampliato la consistenza dei contratti permanenti.

Il calo è concentrato nelle attività di alloggio e ristorazione, nel commercio e nelle attività di intrattenimento, si sta attenuando nell’industria, mentre agricoltura e costruzioni restano in fase positiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA