Lavoro, segno positivo in Bergamasca
Previste 21 mila assunzioni entro gennaio

Si rafforza la fiducia delle imprese bergamasche. A confermarlo anche le assunzioni previste: 21.290 entro la fine del prossimo gennaio. Dato in crescita rispetto alla previsione precedente (ottobre-dicembre) che si fermava a 16.620 nuovi ingressi potenziali.

Resta tuttavia un mercato del lavoro che continua a dover fare i conti con l’instablità: solo il 25% dei nuovi contratti previsti è a tempo indeterminato. Limitandoci al dato di novembre, secondo i dati diffusi da Camera di commercio relativi alla rilevazione mensile del Sistema Excelsior, i nuovi ingressi previsti sono 6.090. Numero che posiziona la provincia di Bergamo al terzo posto in Lombardia, preceduta da Brescia (7.190 entrate) e Milano che guida la classifica con 31.510 potenziali assunzioni, poco meno della metà del totale di quelle previste a livello regionale (66mila).

Ancora una volta, però, offerta e domanda rischiano di non incontrarsi. Il 23% degli ingressi è destinato a profili altamente specializzati (dirigenti, specialisti, tecnici), una quota superiore al dato medio nazionale (20%). Al secondo posto, con il 34% delle richieste, le aziende dichiarano di essere alla ricerca di personale specializzato addetto alla produzione. Una percentuale che si conferma nel tempo, segno che il mismatching, cioè la non corrispondenza tra domanda e offerta di impiego, resta alto. A dichiarare la difficoltà a intercettare le professionalità giuste, il 29% delle imprese orobiche. Stessa percentuale della rilevazione precedente ma in netta crescita rispetto ai primi mesi dell’anno quando il divario tra domanda e offerta si fermava al 22%. La ricerca si concentra, per la gran parte, su lavoratori in possesso di una qualifica professionale (33%) e di diploma di scuola superiore (32%). Solo il 14% delle richieste è indirizzato a laureati.

Su L’Eco di Bergamo di sabato 25 novembre tutti i dati divisi per settore

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