Liutaio, un mestiere che attira i giovani «Più tutele per garantire la professione»

Silvia Zanchi ha avviato un laboratorio in città: «Non è un hobby e richiede tanta competenza. Occorrono regole per garantire i professionisti»

Altro che mestiere antico e in estinzione: quella del liutaio è una professione che non tramonta mai e che anzi sta diventando sempre più diffusa anche tra le nuove generazioni come dimostrano i numeri delle richieste di iscrizione nelle scuole di liuteria sul territorio italiano (e non solo), l’aumento di amatori e appassionati e degli espositori alle mostre e alle fiere di settore organizzate in tutta Italia, l’ultima delle quali «Milano Guitars & Beyond» andata in scena al Parco Esposizioni di Novegro a metà ottobre.

Il vero problema è però un altro come sottolinea Silvia Zanchi, liutaia di 33 anni che dopo il liceo artistico si è diplomata alla Civica Scuola di Liuteria di Milano e dal 2011 ha aperto il suo laboratorio in via Martinella a Bergamo: «Per avviare una attività è importante saper fare qualcosa e saperlo fare a regola d’arte: ma servono tutele per una professionalità che ha poche regole».

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