L’agricoltura punta sull’aggregazione

Aggregazione è la parola d’ordine per il futuro del comparto agricolo. Ai primi di luglio diventerà operativa la fusione che ha visto protagonista Verde Fidi, la cooperativa di garanzia dell’Unione agricoltori orobica, e le analoghe strutture di Brescia, Mantova, Pavia. La conferma è arrivata dall’assemblea generale dell’Unione agricoltori di Bergamo svoltasi al Castello di Malpaga.

La fusione rafforzerà il Cofal, Consorzio fidi agricoltori lombardi, di cui da due mesi fanno già parte le realtà di Bergamo, Cremona e Varese, per dare vita a - come ha detto il presidente Renato Giavazzi - «un’unica grande cooperativa di garanzia, che risponda agli accordi di Basilea 2, estendendo la gamma dei servizi alle imprese agricole associate».

Solo nell’ultimo anno Verde Fidi ha garantito prestiti a circa un centinaio di associati (su più di mille iscritti), per un totale di oltre 3 milioni di euro. L’obiettivo è quello di sostenere le aziende ed evitare una percezione sbagliata del rischio da parte delle banche, che renderebbe ancora meno attraente l’imprenditoria agricola.

L’altro obiettivo è fare sistema anche nel comparto del latte: l’Unione agricoltori bergamasca ha infatti aderito alla proposta di Federlombarda agricoltori di creare un distretto composto da produttori che gestiscano la vendita diretta del latte, con maggiori possibilità di incidere sul prezzo.

(17/06/2006)

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