«Meno burocrazia? Venite in Austria»
Le proposte tentano gli imprenditori

Non passa mese, per non dire settimana, che agli imprenditori bergamaschi non arrivi una bella letterina dall’Austria o dalla Svizzera.

Il contenuto? Una cosa che suona più o meno così: signori conosciamo benissimo le difficoltà che affrontate sul piano fiscale e burocratico dalle vostre parti, da noi è tutta un’altra musica; avete mai pensato di trasferirvi? Firmato: Austrian Business Agency o Swiss Business Hub Italia, ovvero le agenzie che si occupano di attrarre investitori e imprese nei rispettivi Paesi proprio a due passi dall’Italia.

Per il momento non se n’è andato nessuno. O almeno così sembrerebbe da una veloce indagine all’interno delle associazioni di categoria. In tanti però ci hanno pensato o ci stanno pensando. Perché la burocrazia – questo il tema che stiamo affrontando da qualche giorno – sulle imprese pesa e le occasioni per puntare altrove non mancano.

«Non è una novità – spiega Marco Bellini, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Bergamo – già lo scorso anno avevamo dedicato l’annuale assemblea del gruppo a questo tema con un titolo “Should I stay or shoud I go” che, evocando il famoso brano musicale dei Clash, diceva tutto anche sul clima di incertezza attorno al mondo imprenditoriale. Invitammo anche i responsabili delle due agenzie i quali confermarono il loro interesse nei confronti dell’area lombarda. Nel frattempo la loro attività sul fronte delle aziende bergamasche è proseguita».

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