Orval, birra trappista da record
Quattroerre è ambasciata italiana

Grazie al bergamasco Cesare Assolari, cavaliere togato e gran maestro della Confrèrie Sossons d’Orvaulx, da anni cultore delle birre belghe, la conoscenza della birra d’Orval si è molto sviluppata in mezza Italia e sono quasi duecento gli italiani appassionati di birra che sono già «Amici di Orval».

Anche i meno esperti in cultura della birra hanno sentito parlare almeno una volta delle birre trappiste prodotte in alcuni monasteri del Belgio. Una tradizione antichissima che offre due risultati: dare ai monasteri un fonte di sostentamento economico e la possibilità di fare beneficienza; proporre birre dalla grande tradizione culturale e di grande fascino degustativo a intenditori e appassionati di mezzo mondo.

L’abbazia di Notre Dame d’Orval, che ospita al suo interno uno dei sei birrifici trappisti del Belgio, è stata fondata nel 1132. La Orval fu la prima birra trappista ad essere venduta in tutto il Belgio. Ancora oggi rimane la più conosciuta e apprezzata nel mondo.

Grazie al bergamasco Cesare Assolari, “cavaliere togato e gran maestro” della Confrèrie Sossons d’Orvaulx, da anni cultore delle birre belghe, la conoscenza della birra d’Orval si è molto sviluppata in mezza Italia e sono quasi duecento gli italiani appassionati di birra che sono già “Amici di Orval”. Di qui la decisione di costituire in Italia una Ambasciata della Confraternita belga. La scelta è caduta sulla Bergamasca (Assolari risiede a Ponte San Pietro) e precisamente sulla sede della Quattroerre di Torre de’ Roveri.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 4 settembre 2014

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