Parmigiano? No, «Parmesao»
Alle Olimpiadi cibo italiano tarocco

#riomangioitaliano: ecco l’accordo Coni e Coldiretti in occasione delle olimpiadi di Rio per battere la contraffazione.

Anche il Made in Italy agroalimentare si aggiudica una medaglia d’oro ai giochi olimpici di Rio. Per la prima volta alle Olimpiadi infatti sulle tavole degli atleti azzurri e degli ospiti di Casa Italia ci sono menu con i prodotti forniti direttamente dagli agricoltori italiani grazie all’accordo #riomangioitaliano tra Coni e Coldiretti, che in questa iniziative ha al suo fianco gli olivicoltori dell’Unaprol con l’olio extravergine a marchio Fdai, Firmato dagli Agricoltori Italiani, gli allevatori del Grana Padano, i coltivatori di pomodoro Pomì e Bonifiche Ferraresi, la più grande azienda agricola d’Italia che ha portato in Brasile riso, meloni e cocomeri.

«Obiettivo dell’iniziativa – spiega Coldiretti Bergamo - è far conoscere le caratteristiche uniche della produzione agroalimentare nazionale, che hanno permesso all’Italia di conquistare nel mondo la leadership per sicurezza, salubrità, qualità e sostenibilità ambientale, ma anche valorizzare il forte legame tra attività fisica ed alimentazione».

Coldiretti Bergamo evidenzia che l’accordo #riomangioitaliano è anche un’occasione importante per combattere l’agropirateria internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale e frena le potenzialità dell’export che nel 2015 ha raggiunto la cifra record di 36,9 miliardi di euro.

«Gli atleti azzurri – sottolinea Coldiretti Bergamo - sono gli ambasciatori dell’italianità nel mondo, che trova proprio nell’alimentazione il suo carattere più distintivo. Il falso Made in Italy a tavola vale nel mondo 60 miliardi di euro, pari quindi a quasi il doppio del valore delle esportazioni dei prodotti alimentari nazionali originali». Un inganno in cui rischiano di cadere anche le centinaia di migliaia di tifosi che da tutte le nazioni stanno arrivando in Brasile per seguire le Olimpiadi.

Per sottolineare la gravità del problema, una task force di Coldiretti ha permesso di scoprire a Rio la commercializzazione di prodotti come il Gran formaggio tipo grana, la Pomarola, il Parmesao e il salame tipo Milano rigorosamente Made in Brasile. Tutti prodotti che possono trarre in inganno sulla reale origine anche perché spesso le confezioni richiamano nei colori al tricolore e nelle immagini all’Italia. «Queste Olimpiadi – conclude Coldiretti Bergamo – non sono quindi solo un’occasione per essere orgogliosi dei nostri atleti che stanno raggiungendo successi di grande rilievo, ma anche per sostenere con un tifo caloroso le nostre eccellenze agroalimentari».

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