Sanpellegrino, confronto positivo
Gli esuberi sono stati sospesi

Parte bene il confronto tra sindacati e azienda sugli esuberi alla Sanpellegrino: i preannunciati tagli - 282 in tutta Italia, di cui 120 nello stabilimento bergamasco di Ruspino (che ne ha 380) - sono stati infatti sospesi.

Parte bene il confronto tra sindacati e azienda sugli esuberi alla Sanpellegrino: i preannunciati tagli - 282 in tutta Italia, di cui 120 nello stabilimento bergamasco di Ruspino (che ne ha 380) - sono stati infatti sospesi.

Le sigle sindacali della Sanpellegrino esprimono soddisfazione per il confronto che si è tenuto con i vertici dell'azienda che fa capo al gruppo Nestlè. In particolare, secondo il segretario nazionale della Uila-Uil, Pietro Pellegrini, «la mobilitazione dei lavoratori e l'azione unitaria svolta dalle sigle sindacali Fai, Flai e Uila hanno convinto l'azienda a fare marcia indietro e a rimettere in discussione i 282 esuberi annunciati».

Ottimisti anche il segretario generale della Fai-Cisl, Augusto Cianfoni, e il coordinatore nazionale del gruppo, Giorgio Galbusera, che in una nota hanno spiegato: «È un risultato positivo che l'azienda abbia dichiarato che la procedura di licenziamento non è un elemento vincolante per la trattativa, insieme alla disponibilità a ricercare soluzioni condivise e non traumatiche».

Il confronto proseguirà il primo e l'otto aprile per affrontare le questioni relative alle politiche di rilancio, di difesa dei marchi e di attivazione dei necessari investimenti per affrontare l'attuale situazione di crisi.

Anche i vertici di Sanpellegrino definiscono positivo l'incontro con i sindacati e auspicano di «evitare il ricorso ai licenziamenti. Sanpellegrino - si legge in una nota - ha convenuto con il sindacato di iniziare un percorso volto alla ricerca di soluzioni condivise che permettano di evitare il ricorso ai licenziamenti. Questo risultato dovrà essere perseguito fermo restando gli obiettivi di competitività necessari per il rilancio».

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