Economia
Martedì 20 Dicembre 2011
Sempre più luci cinesi
sull'albero di Natale
Lombardia: 59,6 milioni di import in apparecchi per illuminazione, +21,4%. Import: un prodotto elettrico su sei è made in China. Sondrio, Lodi e Como crescono rispetto al 2010. Regine dei prodotti elettrici italiani Milano, Torino, Vicenza e Brescia.
Con 647 attività, Milano rappresenta quasi la metà del settore materiali elettrici in Lombardia (45%). Il capoluogo precede Brescia, che conta 199 imprese (13,8% del totale regionale) e Monza e Brianza con 135 imprese (9,4%). E l'intera regione con 1.439 attività pesa il 30,1% sul comparto italiano.
Particolarmente fitto l'interscambio di prodotti elettrici tra Lombardia e Cina, che nell'ultimo anno ha sfiorato i 580 milioni di euro: nel 2011 il 15,7% delle importazioni mondiali della regione proviene dal colosso asiatico. Milano si conferma il centro principale dei rapporti commerciali con la Cina (53% delle importazioni di prodotti elettrici e il 63,6% delle esportazioni, quasi 315 milioni di euro di interscambio) mentre Sondrio (+158,3%), Lodi (+54,8%) e Como (49,7%) sono le province che nel 2011 hanno incrementato maggiormente il proprio export.
Relativamente ai prodotti di origine cinese, il 38,2% sono apparecchi per uso domestico mentre circa la metà delle esportazioni lombarde dirette in Cina (47,6%) consiste in motori, generatori e trasformatori elettrici. Cresce del 21,4% l'importazione nel solo settore di luci e apparecchiature per illuminazione made in China, per una cifra che supera i 59,6 milioni di euro. La situazione in Italia. I prodotti elettrici made in China conquistano il 17,3% dell'import italiano. E per produzione attività concentrate nel Nord Italia: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna con la Lombardia leader nel settore con 1.439 imprese, il 30,1% italiano.
Tra le province, prime Milano, Torino, Brescia e Vicenza. Emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese e dati Istat al secondo trimestre 2010 e 2011. Interscambio italiano di prodotti elettrici. Bilancio positivo per l'interscambio di prodotti elettrici in Italia, dove l'import registra, con oltre 7 miliardi di euro nella prima metà del 2011, un aumento del 14,4% mentre l'export, con più di 10 miliardi di fatturato, cresce del 12% rispetto al 2010. Con una presenza del 17,3% sul mercato globale, la Cina si conferma leader nell'esportazione di apparecchiature elettriche in Italia, dove si nota un aumento dell' 11,3% sulle importazioni made in China rispetto allo scorso anno.
Le maggiori attività di import/export con la Cina si concentrano nel Nord Italia: la Lombardia è prima per importazioni ed esportazioni (rispettivamente con il 41,3% e il 38,3% del totale nazionale), seguono il Veneto (18,2% e 16,4%) e l'Emilia Romagna (10,9% e 15,8%). Su un totale di 4.774 imprese nel settore materiali elettrici in Italia, la Lombardia si colloca al primo posto ricoprendo il 30,1% del mercato (1.439 attività), al secondo posto il Veneto con il 12,5% (595 imprese) e infine l'Emilia Romagna che occupa il 9,6% dell'industria elettrica italiana (458 imprese). Guardando alle categorie produttive, la fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici occupa la fetta più ampia del comparto con 3.290 imprese.
Il settore prodotti elettrici si concentra principalmente nelle province del Nord: Milano (13,6% sul totale), Torino (4,5%), Brescia (4,2%) e Vicenza (4%). Emerge da un'elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese e dati Istat al secondo trimestre 2011.
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