Sostegno al Tessile: consegnate al prefetto oltre 4 mila firme raccolte nella Bergamasca

Rappresentanti del mondo dell’industria tessile e delle organizzazioni sindacali hanno consegnato al Prefetto di Bergamo, Cono Federico, il plico con le firme 4.312 firme raccolte in 97 aziende della Bergamasca. a sostegno della petizione «Per un commercio trasparente, equo e sostenibile nel settore tessile abbigliamento».

L’incontro con il prefetto è avvenuto proprio nel giorno del «Textile Day», culminato oggi a Palazzo Chigi con la consegna delle complessive 106 mila firme raccolte nelle aziende di settore.

Un’occasione per ribadire con voce unanime la necessità di sostenere e stimolare politiche di rilancio per un settore fondamentale come il tessile, ma anche per costruire unitariamente scenari di sviluppo per l’intero tessuto provinciale locale.

Sulla valorizzazione del tessile - specifico tema della giornata - Paolo Bondesan, a nome dell’Unione industriali di Bergamo (in rappresentanza del gruppo Tessili bergamasco era presente anche il vicepresidente Mario Bresciani) ha illustrato lo stato dell’arte di un settore che in Bergamasca ha contribuito fortemente a realizzare la storia industriale orobica, seguito da un quadro d’insieme tracciato dai tre segretari provinciali, Corna, Cornelli e Cortinovis.

Da qualche anno a questa parte il tessile soffre per l’accresciuta concorrenza dei Paesi emergenti, ma anche per il persistere di fenomeni come la contraffazione e importazioni tessili illegali, l’auspicato obbligo dell’etichettatura all’origine dei prodotti tessili, l’inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta le regole, l’applicazione delle clausole di reciprocità per quanto riguarda esportazioni e applicazione di dazi.

Insomma, uno scenario complessivo che ha avuto come risvolto primario un drastico calo del fatturato del settore che dal 2001 al 2004 ha perso circa il 9,5% del proprio volume d’affari, con una consistente razionalizzazione degli organici e provvedimenti di cassa integrazione a carico di oltre 1.500 lavoratori.

Balzano così in primo piano le emergenze delle ultime settimane, in Valle Brembana e Seriana.

Dal canto suo, il prefetto di Bergamo Cono Federico, ha garantito il suo impegno e la sua disponibilità a sostegno dell’emergenza tessile. Ma ha raccolto con entusiasmo anche il rinnovato spirito di collaborazione per lo sviluppo del territorio, esortando a sviluppare un gioco di squadra su questi temi, grazie anche al fatto che la Bergamasca ha capacità imprenditoriali, intelligenze, risorse economiche, un’esperienza sindacale costruttiva.

Il prefetto ha anche sottolineato, però che per salvaguardare l’industria nelle valli non si può prescindere dalla realizzazione di infrastrutture. Come dire: un messaggio chiaro, rivolto a politici e amministratori locali.

(21/02/2005)

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