Un nuovo volto per la San Pellegrino
Lo costruirà il danese Ingels - Video

La nuova «Casa» San Pellegrino sarà disegnata da «BIG», studio di architettura internazionale guidato dal famoso archistar danese, Bjarke Ingels , che ha vinto il concorso mondiale lanciato per trasformare in un’opera di design lo storico stabilimento.

L’idea è stata quella di creare un nuovo complesso che riporti San Pellegrino Terme agli anni d’oro della Bella Epoque. L’idea convince anche i sindacati in prospettiva di un nuovo sviluppo occupazionale. «Davanti a un investimento così importante, il giudizio non può che essere positivo. Ci auguriamo naturalmente – ha detto Gigi Bramaschi, segretario generale Fai Cisl Bergamo - che si colga l’occasione anche per migliorare la qualità del lavoro, arricchire il territorio e dare più attenzione all’occupazione giovanile per il futuro». Il costo stimato del progetto è di 90 milioni di euro, i lavori di costruzione partiranno nel 2018.

Al centro del progetto di BIG l’arco porticato, tratto fondante del progetto proposto dai danesi, creatori del Google Campus e di due edifici del nuovo World Trade Center a New York. Il fondatore Bjarke Ingels, alla presentazione del suo lavoro, aveva spiegato come i visitatori, ma anche i dipendenti«cammineranno attraverso volte maestose, tunnel coperti, arcate e pergolati verdi, con la luce che si fonde con l’acqua».

«Salutiamo con grande entusiasmo la nostra collaborazione con S.Pellegrino – ha dichiarato l’architetto Bjarke Ingels – La nostra proposta non punta a dare un altro volto alla fabbrica esistente quanto a far emergere la sua identità: la nuova S.Pellegrino Factory e l’Experience Lab affioreranno dall’ambiente naturale così come l’acqua minerale sgorga dalla sorgente. Infine, con l’obiettivo di dare una continuità tra produzione e consumo, abbiamo voluto eliminare la tradizionale separazione tra linee di produzione e uffici tipica delle fabbriche».

Il 2017 sarà dedicato alla progettazione esecutiva, mentre i lavori di costruzione partiranno nel 2018. La prima priorità sarà la costruzione del ponte che collega lo stabilimento alla variante di Zogno, per passare poi a quella del parcheggio a più piani per i mezzi pesanti. Dal 2019 l’attenzione sarà sugli uffici e sulla parte nord della fabbrica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA