«Doni ha ammesso quasi tutto»
Concessi i domiciliari in Alto Adige

Cristiano Doni, nell'interrogatorio di venerdì 23, ha ammesso quasi tutti gli episodi descritti nell'ordinanza che l'ha portato in carcere. Sabato 24 gli sono stati concessi gli arresti domiciliari (che trascorrerà in Alto Adige nella casa della moglie). Ha lasciato il carcere alle 14,55.

Nell'interrogatorio di venerdi 23 dicembre (durato un'ora e quaranta minuti), Cristiano Doni ha ammesso quasi tutti gli episodi descritti nell'ordinanza che l'ha portato in carcere.

«Questo - è stato detto negli uffici della Procura - è un risultato positivo non soltanto per chi ha condotto le indagini ma anche per tutti coloro che seguono il mondo del calcio e che sperano che non rientri più a far parte o ad essere protagonista delle cronache giudiziarie».

Doni non ha aggiunto niente altro rispetto agli episodi contestatigli dal giudice e non ha comunque coinvolto la società Atalanta nelle attività illecite che avrebbe ammesso di aver compiuto.

L'ex capitano nerazzurro è apparso provato e molto demoralizzato e avrebbe detto di aver fatto gli illeciti ammessi solo per il bene dell'Atalanta.

Già venerdì sera il Gip aveva fatto sapere di stare già valutando l'istanza di scarcerazione avanzata dal suo legale, dicendo che avrebbe deciso nel più breve tempo possibile. Venerdì sera appariva dunque già probabile che Cristiano Doni potesse lasciare il carcere nelle ore successive per trascorrere il Natale con la propria famiglia. Il procuratore capo della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, aveva subito dato parere favorevole alla concessione degli arresti domiciliari.

Parere favorevole ai «domiciliari» era stato subito espresso dal procuratore capo anche nei confronti di Santoni, Benfenati e Carobbio.

Sabato mattina il gip ha concesso gli arresti domiciliari a Cristiano Doni (che trascorrerà in Alto Adige nell'abitazione della moglie), Santoni e Benfenati. Restano in carcere Sartor, Zamperini e Gervasoni.

Doni ha lasciato il carcere di Cremona alle 14,55: la direttrice Ornella Bellezza l'ha accompagnato fino a metà cortile e poi lo ha salutato con una stretta di mano. Ad attenderlo fuori dal carcere la moglie Ingrid: i due si sono salutati con un lungo lungo abbraccio.

Poi sono saliti in auto e hanno lasciato Cremona diretti verso l'abitazione della donna, a Santa Cristina (Bolzano), in Alto Adige.

Doni tornerà davanti al magistrato il prossimo 11 gennaio.

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