Lavaggio tende: 25 mila euro

di Giorgio Gandola

Ci hanno insegnato il significato di due parole inglesi e poi se lo sono dimenticato. Spending review, revisione di spesa. Il governo l’ha annunciata e poi l’ha persa di vista.

Ci hanno insegnato il significato di due parole inglesi e poi se lo sono dimenticato. Spending review, revisione di spesa. Il governo l’ha annunciata, l’ha fatta sperimentare a tutti i cittadini-contribuenti aumentando le tasse nascoste dietro le numerose sigle sostitutive dell’Imu e poi l’ha persa di vista.

Ma c’è un signore che ogni mattina gliela ricorda: è il commissario Carlo Cottarelli che per fine marzo dovrebbe avere concluso il suo rapporto per risparmiare 32 miliardi in tre anni e avere individuato le molte sacche di spesa e di inefficienza dello Stato. Si percepisce un problema: Cottarelli non piace più all’esecutivo, troppe interviste, troppa visibilità, poca discrezione. Il motivo vero sarebbe però un altro: Cottarelli ha cominciato a fare le pulci ai palazzi del potere proprio da palazzo Chigi per l’irritazione del premier Letta.

Ventimila euro di acqua minerale all’anno, duemila di noleggio lenzuola, 25.700 per lavaggio tende, come se la sede del presidente del Consiglio fosse un resort cinque stelle nel deserto del Sahara. Ora, tutti sanno che senza appoggio politico la spending review non si fa, quindi Cottarelli comincia a nutrire qualche perplessità circa l’efficacia della sua azione, esattamente come accadde al suo predecessore Bondi.

C’è un altro ostacolo: Renzi ha più volte sottolineato il paradosso di un tecnico esterno chiamato a fare i tagli che la politica stessa dovrebbe attuare in tutta trasparenza. La cosa non fa una piega, ma i 32 miliardi da qualche parte dovranno saltare fuori. Perché, in caso contrario, troverebbero il modo di farli pagare ancora a noi.

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