Una regia unica
per la ricerca

«Per ottenere la massima efficacia dei risultati è prioritario che le attività di ricerca medica condotte dai diversi soggetti vengano svolte in un ambito di regia complessiva che permetta di evitare duplicazioni e sappia massimizzare i progressi svolti». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo a un convegno sul tema ospedali e ricerca. «In questo senso - ha aggiunto - uno dei principali obiettivi delle politiche sanitarie di Regione Lombardia è quello di voler imprimere un'accelerazione alle collaborazioni tra gli attori in campo».

Le modalità indicate da Formigoni sono diverse: in particolare, si tratta di consolidare  collaborazioni tra università, centri di ricerca, istituzioni, organizzazioni nazionali ed internazionali sulla ricerca scientifica; strutturare un sistema stabile di scambio di best practice, know-how e tecnologie.

LE RETI DI PATOLOGIA - «Le Reti di Patologia attivate in questi anni da Regione Lombardia - ha detto il presidente - rappresentano uno degli esempi concreti di quanto sto dicendo. Esse costituiscono un innovativo modello gestionale che coniuga ricerca e assistenza: si tratta di una vera e propria rete costituita dalle istituzioni, dalle organizzazioni e dai professionisti che svolgono la loro attività a favore del paziente in tutte le fasi del processo di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, inclusa l'eventuale fase terminale (ad esempio come nel caso della Rete Oncologica).  Lo scopo è di migliorare la qualità delle cure, mettere in comunicazione tutti i soggetti che si occupano di patologia e migliorare l'efficacia organizzativa, grazie alla condivisione di conoscenze, competenze e informazioni. Il suo obiettivo finale è quello di trasferire l'innovazione in nuove modalità di prevenzione, in nuovi e più precoci strumenti diagnostici e nello sviluppo di nuovi farmaci».

NERVIANO MEDICAL SCIENCES - Un altro caso di eccellenza riguarda l'impegno della Regione  per il Nerviano Medical Sciences, «rispetto al quale - ha sottolineato Formigoni - Regione Lombardia ha perfezionato recentemente il suo ingresso all'interno del Sistema regionale. Sappiamo bene come questo Centro, da sempre leader nel campo della ricerca medica e biomedica, è uno dei più grandi poli di ricerca e sviluppo farmaceutico in Europa. Con queste caratteristiche di eccellenza viene ora a far parte integrante del sistema di ricerca e cura a carattere scientifico della Lombardia. La Giunta ha infatti individuato nei 4 IRCCS pubblici lombardi, Policlinico, Besta e Istituto dei Tumori di Milano e San Matteo di Pavia, i soggetti nuovi proprietari del Centro. Il nostro scopo con questa operazione è di poter valorizzare al meglio il Centro, salvaguardando ed esaltando le attività di ricerca scientifica e farmacologica che in esso vengono svolte svolte. L'operazione è avvenuta a costo zero, con il passaggio dalla precedente proprietà a titolo gratuito che ha assicurato il posto di lavoro dei circa 600 dipendenti».

CELL FACTORY, LA NUOVA FRONTIERA - «Sono 4 le nostre realtà - ha spiegato il presidente Formigoni - tra Aziende Ospedaliere e IRCCS (Policlinico, Besta, Riuniti di Bergamo e San Gerardo di Monza), ad essere già dotate di questi avanzatissimi laboratori di ricerca. La loro attività, basata sul trattamento di cellule staminali adulte, rappresentano un altro vero e proprio punto di eccellenza all'interno della sanità pubblica italiana. Si tratta di una frontiera tra le più avanzate della ricerca clinica, in grado di aprire in breve tempo nuove e rivoluzionarie prospettive per una vasta serie di patologie, croniche e invalidanti in particolare».

MEDICINA PERSONALIZZATA - L'obiettivo finale e sintetico che il presidente della Lombardia indica è quello della medicina personalizzata. Infatti, per Formigoni «il raggio delle conoscenze nel settore ci mette nelle condizioni di migliorare l'appropriatezza dei trattamenti terapeutici, arrivando a definire nuovi farmaci sempre più mirati e, per così dire, sempre più intelligenti, riducendo di conseguenza l'odspedalizzazione».

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