Lettera di uno steward dello stadio
«Senza compensi da gennaio»

Uno steward dello stadio di Bergamo ci ha scritto una lettera in cui si evidenzia che, come i suoi colleghi, non riceve il compenso da gennaio 2012, quando fu pagato con un ritardo di tre mesi. E ritiene che, se la situazione non si sblocca, non saranno in molti a lavorare la prossima stagione.

«Buongiorno, sono un vostro affezionato lettore, nonché steward presso lo stadio di Bergamo. Vi scrivo nella speranza che voi possiate dare voce a me e ai miei colleghi che da mesi non riceviamo il compenso, per le nostre prestazioni servite ad Atalanta B.C.».

«L'ultima mensilità che ci è stata corrisposta è stata quella di gennaio 2012, per di più in ritardo di 3 mesi, ma almeno era stata pagata, in questo periodo di crisi si accettano certi disguidi, anche se a malincuore. Ora però sono mesi che prestiamo servizio senza ricevere un soldo».

«Ieri si è chiusa la stagione calcistica presso lo stadio di Bergamo con l'ultima partita dell'AlbinoLeffe e, dato che gli steward delle due squadre sono i medesimi, ci siamo confrontati sulla problematica. Alcuni di noi si ritrovano con arretrati importanti, che possono pesare sul bilancio di una famiglia a fine mese, ma che per una società di calcio di serie A, come è la nostra cara Atalanta, non credo dovrebbero influire nemmeno sul bilancio giornaliero».

«Indiscrezioni vogliono che la colpa dei ritardi sia da accollare ad Atalanta e non alla società di servizio (Assist s.c. di Vicenza). Sinceramente non credo che importi a nessuno steward chi deve i soldi, basta che arrivino da qualcuno. Ci piacerebbe almeno sapere il motivo del ritardo, perché nessuno ha mai avuto nemmeno la gentilezza di essere chiaro su questo versante».

«Potremmo essere comprensivi come lo siamo sempre stati in passato, ma il confronto con un muro di gomma non aiuta. Scrivo a voi de "L'Eco di Bergamo", perché vi ritengo la voce più vicina al territorio e ai suoi abitanti, perché vorrei anche solo che i tifosi, che ci ricordano sempre nei loro cori con vezzeggiativi simpatici, ma soprattutto il presidente Percassi, conoscessero la situazione che viviamo e magari potessero aiutarci col loro potere a sbloccarla prima dell'inizio della nuova stagione».

«Perché non credo che saremo ancora in molti disposti a venire ogni domenica allo stadio a dare il nostro servizio, indispensabile per quanto la gente lo critichi, raccogliendo insulti e rischiando l'incolumità personale durante i tafferugli, a titolo gratuito. Spero possiate aiutarci».

«Preciso che le parole sopra riportate rappresentano solo il mio pensiero personale e non vi è alcuna intenzione di rappresentare il gruppo degli steward di Bergamo».

Giovanni Piraino

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