Atalanta, Moralez il miglior «acquisto»
Quattro gare disputate alla grande

Altra prestazione da incorniciare di Maxy Moralez. Etichettare l’immarcabile scoiattolettolo argentino il miglior «acquisto» dell’estate è sacrosanto. Ringraziamo, e parecchio, la sua signora per essere risultata determinante nel dissuaderlo ad accettare la valanga di denaro degli arabi.

Mai rifiuto è, pertanto, da salutare con un evviva. Quattro partite di campionato disputate certificatamente alla grande. Nell’ultima, poi, ci ha regalato l’unico gol che senza la madornale beffa avremmo vinto in maniera meritata. Al proposito nemmeno la notte appena trascorsa è valsa per metabolizzare la profonda delusione. Ma torniamo al Frasquito per rivitalizzarci di colpo nel morale e in quant’altro.

Secondo noi una buona fetta di meriti sono a lui da attribuire se la squadra (sciupona a parte) ha cambiato decisamente volto come gioco rispetto a quella gestita da Stefano Colantuono. Tocco di palla guardando puntualmente in alto, ripetuto salto dell’uomo, movimento continuo lungo il manto erboso che disorienta l’avversario di turno: è l’identikit del Moralez di questi tempi. Alle qualitative caratteristiche tecniche aggiungiamo la esemplare professionalità. Basta ricordare il suo comportamento esente da polemiche un paio di stagioni or sono allorquando veniva impiegato dall’allenatore col contagocce complice magari una condizione di forma non eccellente. Credeteci, non è da tutti non arricciare anche soltanto il naso specie per un giocatore che nel torneo precedente aveva recitato ruoli di primo piano.

Ma non andando troppo lontani nel tempo durante le amichevoli estive pareva che, con le presenze di Gomez e D’Alessandro in organico trovare un posto per Moralez fosse davvero complicato. Meno male che alla vigilia della gara d’esordio con l’Inter, Edy Reja lo promosse, con una certa sorpresa, titolare affiancandolo in avanti a Gomez nell’escogitato 4-3-3. Decisione e scelta decisamente azzeccate.

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