Bergamo, il tifo è anche qui
Gioie e dolori della notte di Champions

La Juventus non ce l’ha fatta e i tifosi bergamaschi che hanno sperato per la squadra di Torino alla fine hanno dovuto desistere. Il Barcellona ha vinto 3-1.

Un po’ ci hanno sperato e hanno gioito all’1-1 con il gol Morata al 10’ del secondo tempo, ma poi hanno mollato la presa . I tifosi bergamaschi juventini hanno dovuto abbassare gli striscioni: il Barcellona ha vinto 3 a 1.

Vincono i più forti sotto il cielo di Berlino, anche se manca la firma di Messi. Alla Juve non bastano invece le parate di Buffon, con i torinesi che sull’1-1 si illudono e poi si devono arrendere.

Il primo affondo del Barça è una mazzata: Vidal si perde Rakitic, Iniesta si inserisce in area e serve indietro per il compagno. Un gioco da ragazzi battere Buffon ed è subito 1-0. Il Barça continua a premere cercando il raddoppio ma la Juve al 10’ della ripresa pareggia: Marchisio di tacco serve Tevez, Ter Stegen respinge la sua botta ma Morata ribatte in rete: 1-1.

La Juve sembra rinata e va alla ricerca del raddoppio. Il Barça è un po’ frastornato e subisce ma per poco: Messi tira un bolide, Buffon non trattiene e Suarez raddoppia. 2-1. La Juve ci prova fino all’ultimo, ma il ko arriva al 52’, sul contropiede con la zampata di Neymar.

L’orso di Berlino, il simbolo della capitale tedesca, per una notte ha preso i colori di Juventus e Barcellona. Tutto esaurito all’Olympiastadion e tifo incandescente per la finale di Champions League 2015, tra i bianconeri e i blaugrana.

Colorate del rosso di un tramonto più che estivo, le scenografie preparate dai club hanno accolto i 22 protagonisti in un tripudio di applausi, con l’immancabile Seven Nation Army a far da sottofondo. Mes que un club, più che un club, il motto tradizionale preparato dai tifosi del Barcellona. Mentre la curva bianconera ha allungato due mani sormontate da altrettanti tricolori protese verso una riproduzione gigante della coppa, che però non si è accaparrata.

Molti gli ospiti vip, a cominciare da quelli istituzionali, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e quello degli Interni, Angelino Alfano. Con loro il sindaco di Torino, Piero Fassino, e il presidente del Coni, Giovanni Malagò. In tribuna a sostenere la Juve il presidente di Fca, John Eklann, e Allegra Agnelli, ma anche l’ex d’eccezione Alex Del Piero.

Tante infatti le «vecchie glorie» bianconere in tribuna d’onore, da David Trezeguet a Fabrizio Ravanelli. E poi Bettega, Edgar Davids, Stefano Tacconi. Non mancano i personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui Ezio Greggio, l’ex miss Italia Cristina Chiabotto, il regista e attore Giulio Base e il dj Fargetta.

LE FORMAZIONI
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 7, Lichtsteiner 6.5, Barzagli 6.5, Bonucci 6, Evra 6.5 (43’ st Coman sv), Marchisio 6.5, Pirlo 6, Pogba 7, Vidal 6 (34’ st Pereyra sv) Tevez 6, Morata 6.5 (40’ st Llorente sv). (30 Storari 5 Ogbonna 20 Padoin 27 Sturaro).
All.: Allegri 6.5.
BARCELLONA (4-3-3): ter Stegen 6.5, Dani Alves 6.5, Piquè 6.5, Mascherano 6.5, Jordi Alba 6.5, Rakitic 7.5 (46’ st Mathieu sv), Busquets 6.5, Iniesta 7.5 (33’ st Xavi sv), Messi 6.5, Suarez 7.5 (49’ st Rodriguez sv), Neymar 6.5. (13 Bravo Hernandez 12 Rafinha 15 Bartra 21 Adriano). All.: Luis Enrique 8 Arbitro: Cakir (Turchia), 7.
Reti: nel pt 4’ Rakitic, nel st 10’ Morata, 24’ Suarez, 52’ Neymar.

Su L’Eco di Bergamo del 7 giugno due pagine sulla partita

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