L’Atalanta imbattuta all’Olimpico
Con la Roma botta e risposta su rigore

Punto meritato e prezioso per l’Atalanta che, dopo l’1-1 di Napoli, ha fermato un’altra grande in trasferta: parliamo della Roma, bloccata allo stadio Olimpico, sempre per 1-1. Un pareggio che consente ai nerazzurri di conservare il +7 sul Cesena (il Cagliari, 0-3 in casa contro il Napoli, è a -9 che vale -10) a sette giornate dalla conclusione del campionato.

ROMA-ATALANTA 1-1

RETI: 3’ pt Totti su rigore, 23’ pt Denis su rigore.

ROMA (4-3-3): De Sanctis 6; Torosidis 6 (39’ st Doumbia sv), Yanga-Mbiwa 6, Astori 6, Holebas 5,5; Florenzi 6, Paredes 5,5 (12’ st Keita 6), Nainggolan 6; Ljajic 6,5, Totti 5, Iturbe 4 (12’ st Ibarbo 6). In panchina: Sanabria, Calabresi, Skorupski, Cole, Spolli, Balzaretti, Ucan, Verde, Pellegrini. All. Garcia.

ATALANTA (4-4-1-1): Sportiello 7; Benalouane 7, Masiello 7,5, Stendardo 6,5, Dramè 6; Estigarribia 6,5, Baselli 6,5 (14’ st Migliaccio 7), Carmona 6, Gomez 6,5; Emanuelson 6,5 (20’ st Moralez 6,5); Denis 6,5 (36’ st Bianchi sv). In panchina: Avramov, Frezzolini, Del Grosso, Zappacosta, Grassi, D’Alessandro, Kessie, Rosseti. All. Reja.

Arbitro: Gervasoni di Mantova 6.

Grande Atalanta contro una Roma peraltro sbiadita e spuntata. Il risultato è stato determinato da due rigori. Quello segnato dai giallorossi al 3’ pt da Totti sembrava poter indirizzare il match in una direzione ben precisa e invece i nerazzurri hanno rimontato nel giro di venti minuti: al 23’ pt il penalty trasformato da Denis (tre reti in due giornate) per il definitivo 1-1. Diciamo subito che il rigore assegnato alla Roma (fallo di mano di Stendardo che l’ha allargata troppo cadendo in scivolata davanti all’incursione di Ljajic dal vertice sinistro dell’area) ci è sembrato forse più evidente di quello fischiato all’Atalanta (astuto Emanuelson a cadere al minimo contatto con Astori appena entrato in area sulla destra), ma è un’annotazione relativa nel quadro di 95’ che la squadra bergamasca ha gestito con sicurezza e disinvoltura.

Quando una provinciale ferma uno squadrone metropolitano c’è quasi sempre da abbinare a una prestazione maiuscola della sfavorita una performance sbiadita della grande. E così è stato perché un’Atalanta da applausi ha neutralizzato la Roma, ma i giallorossi hanno denunciato di avere enormi problemi a superare una difesa schierata. Basta dire che il team allenato da Garcia - senza un centravanti di riferimento, con un Totti sul viale del tramonto e un Iturbe inesistente - non è stato mai in grado di creare un’azione decente in area di rigore. Nella ripresa, che pure la Roma ha giocato costantemente in attacco, c’è da segnalare soltanto un’azione personale di Ljajic (33’ st) con un rasoterra che Sportiello ha deviato, mentre Migliaccio ha liberato l’area.

Dopo aver parlato della Roma, ora seconda a braccetto con la Lazio, dedichiamoci all’Atalanta che ha reagito brillantemente a un rigore a freddo che avrebbe potuto stroncarla. I bergamaschi - con Moralez e Zappacosta in panchina, Emanuelson trequartista ed Estigarribia sulla fascia destra nel 4-4-1-1 di mister Reja - hanno pareggiato in breve tempo e disputato il restante spezzone della prima frazione con fiducia e personalità. C’è stato persino un momento in cui l’Atalanta ha avuto un possesso di palla prolungato e irridente per la Roma.

Non ci sono state in pratica limpide palle-gol, nemmeno nella ripresa, al di là di quella di Ljajic (l’unico giallorosso a essersi salvato) ricordata in precedenza. La Roma nel secondo tempo ha premuto, ma non ha costruito praticamente nulla davanti a un’Atalanta che si è abbassata un po’, ma senza cadere mai in affanno. C’è stato soltanto qualche tiro da fuori area, sempre parato con sicurezza da Sportiello. Forse con maggiore convinzione in più i bergamaschi avrebbero potuto colpire in contropiede, ma va benone così in chiave salvezza.

Il migliore in campo secondo noi è stato Masiello che, schierato come centrale accanto a Stendardo, non ha sbagliato praticamente nulla e ha salvato un paio di situazioni delicate bloccando Iturbe nell’uno contro uno. Con lui molto efficace anche Benalouane, utilizzato come terzino destro. In cabina di regia abbiamo visto a tratti un buon Baselli che però nella ripresa è stato sostituito da un Migliaccio che ha ruggito con intelligenza diventando una barriera invalicabile. In avanti tutti più che sufficienti: Emanuelson, abile a giocare tra le linee, Estigarribia, al rientro dal 1’ e utilizzato tutta la partita, Gomez e Denis, implacabile dal dischetto.

Marco Sanfilippo

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Atalanta in campo allo stadio Olimpico contro la Roma per la 31ª giornata del campionato di serie A. Dopo il pareggio per 0-0 sabato del Cesena a Genova contro la Sampdoria e in attesa di Cagliari-Napoli delle 18, i nerazzurri devono tentare di incamerare un risultato positivo per mantenere a distanza le due sue rivali nella corsa alla salvezza.

Nessun problema di ordine pubblico allo stadio, la partita si gioca senza la presenza del pubblico in Curva Sud, squalificata per gli striscioni esposti contro la madre di Ciro Esposito durante la partita contro il Napoli. All'esterno dell'impianto, davanti ai cancelli di ingresso della Curva Sud, si registra la presenza di circa cinquecento tifosi giallorossi che hanno esposto uno striscione ironico all'indirizzo di Pallotta («Americà, facce Tarzan»), con il presidente raffigurato con sciarpetta al collo, pallone sotto al bracci, e costume adamitico.

Una grande sorpresa nello schieramento dell’Atalanta: nel 4-4-1-1 non c’è Moralez (in panchina) e a sostituirlo nel ruolo di trequartista c’è Emanuelson con Estigarribia (e non Zappacosta, pure lui in panca) e Gomez sulle corsie esterne di centrocampo. Per Estigarribia è la prima da titolare dopo sei mesi. Nel cuore del reparto Baselli sostituisce lo squalificato Cigarini. In attacco riconfermatissimo Denis.

Nella Roma, che deve vincere per superare la Lazio in seconda posizione (i giallorossi sono a -1 dai cugini, ko sabato sera contro la Juve), si rivede Totti titolare nel 4-4-3 varato dal tecnico Garcia.

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