Sorte: «Un’aggressione inquietante»
Pd: «Basta con i provvedimenti spot»

«L’aggressione alla ragazza di Treviglio - alla quale facciamo i più affettuosi auguri di rapida guarigione - è davvero inquietante». E’ il commento dell’assessore regionale alla Mobilità, il bergamasco Alessandro Sorte, dopo l’aggressione a una ragazza bergamasca che è stata ferita alla testa con un martelletto frangi vetri sabato sera.

Il colpevole, un immigrato romeno, è stato arrestato dai carabinieri. «Oltre che per la gravità del fatto, perché l’episodio denuncia lo stato di abbandono della legalità che si vive anche nella nostra regione. Un paese senza certezza di legalità non fa bene ai propri cittadini e l’aggressione di Cassano, ancora una volta sui treni regionali, dimostra che Stato e Governo sono totalmente assenti. Il lavoro delle Forze dell’ordine - ha concluso Sorte - rischia così di essere vanificato dalle incapacità romane. Una beffa: i delinquenti spediti al loro paese dalla porta rientrano dalla finestra».

E se Sorte punta il dito contro il governo, il Movimento 5 Stelle punta il dito contro Sorte. «Non più tardi di venerdì 18 marzo, l’Assessore Sorte è venuto a rispondere alla nostra interrogazione sul piano di sicurezza adottato da TRENORD sulle linee ferroviarie – spiega Iolanda Nanni, consigliere regionale del M5S Lombardia -. In quell’occasione, abbiamo denunciato l’operazione di mera facciata propagandistica del «Security Team» di TRENORD, composto da 150 operatori che l’Assessore e lo stesso Governatore Maroni avevano spacciato come «vigilantes» e che invece, per sua stessa ammissione, erano semplici “assistenti alla clientela” assunti senza alcun titolo per prevenire ed intervenire in caso di aggressioni e rapine sui treni e senza indizione di bando di gara. Sempre nella seduta del 18 marzo della Commissione V, avevamo evidenziato all’Assessore Sorte che, a seguito di questa operazione, non solo non c’era stata alcuna deterrenza dei fenomeni di micromilinalità sui treni lombardi, bensì gli indici sugli episodi di violenza sui treni sono in costante incremento. Un’operazione fallimentare, costata ai cittadini lombardi ben 7 milioni di euro e servita solo alla Giunta lombarda per fare pubblicità ingannevole. Con 7 milioni di euro, si potevano assumere guardie giurate, abilitate ad intervenire in flagranza di episodi di aggressione ed attivando un piano di prevenzione. Sorte e Maroni invece hanno usato i soldi dei lombardi solo per illuderli sulla «percezione» di sicurezza dei treni, percezione illusoria che purtroppo è contraddetta dai gravi fatti che continuano a ripetersi sui nostri treni, come la recente aggressione e rapina ai danni di una viaggiatrice».

All’attacco anche il Pd, con il segretario regionale Alessandro Alfieri e il consigliere bergamasco Jacopo Scandella: «Quanto accaduto dimostra ancora una volta che la sicurezza a bordo treno è un problema grave che non può essere risolto con provvedimenti spot. Esattamente un anno fa, il 7 aprile 2015, la Lega aveva presentato un progetto di legge finito su un binario morto perché farcito di slogan e demagogia. Avevano annunciato corsi di formazione per il personale e pistoleri armati sui convogli. Non servono espedienti tampone ma azioni serie e mirate: il personale preposto alla sicurezza deve avere il titolo abilitativo di pubblico ufficiale così da poter avere libertà di manovra sulle carrozze mentre le stazioni devono tornare ad essere presidiate e non abbandonate a se stesse come accade oggi. Chiediamo a Regione Lombardia di investire risorse per integrare il servizio di polizia nelle ore notturne, le più critiche, attraverso un accordo straordinario stipulato con la Polfer».

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