Pd, Matteo Renzi eletto segretario
Martina suo vice, Misiani nella direzione

Nuova stagione del Pd, con ancora dei bergamaschi protagonisti. Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, è stato nominato vicesegretario di Matteo Renzi e l’assemblea ha eletto Antonio Misiani, sostenitore di Andrea Orlando alle primarie, tra i membri della direzione nazionale del partito.

È ufficialmente iniziato il Renzi bis alla guida del Partito Democratico. L’assemblea nazionale lo ha proclamato segretario, dopo il successo del congresso e delle primarie. In prima fila, all’Hotel Marriot di Roma, ad ascoltare quale sarà il futuro del partito, c’erano il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, gli altri due sfidanti alla segretaria del Pd, Michele Emiliano e Andrea Orlando, e quasi tutto il governo al completo. L’assemblea nazionale, composta da 1000 delegati, 700 per Renzi, 212 per Orlando e 88 per Emiliano, ha anche confermato Matteo Orfini presidente.

Il neo segretario del Pd ha tracciato la linea del partito, dal 2017 al 2021 (cinque anni, almeno sulla carta, dura il nuovo mandato): «Propongo che il 2017 sia per il Pd una sorta di servizio civile per il paese, portando con noi tre parole: lavoro, casa, mamme. Abbiamo quattro anni davanti, dobbiamo decidere se polemizzare, litigare, scinderci senza essere premiati, oppure metterci a disposizione per far ripartire l’Italia. Sono orgoglioso di essere uno di voi, di non essere il capo di un partito personale ma la guida di una comunità di donne e uomini che si mettono a disposizione del Paese». L’ex premier ha chiarito, nel suo discorso, che sarà leale con il governo Gentiloni: «Nessuno del Partito Democratico ha messo o metterà in discussione il governo guidato da Paolo Gentiloni, lo diciamo da cinque mesi e lo ribadiamo qui. Io sono contento del lavoro che fa il governo, soprattutto perché sta concludendo quello cominciato da noi, noi siamo quelli che stanno dalla parte del governo».

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