Se la vacanza diventa un incubo
ora pagano agenzie e tour operator

Dal 1° luglio in poi, in caso di criticità, il turista scontento sarà rimborsato dalla polizza dell’agenzia di viaggio.

L’estate è arrivata e anche la voglia di vacanza. Progetti, sogni e aspettative legate a un viaggio e a un soggiorno che a volte vengono turbati da disguidi, voli cancellati, alberghi fatiscenti, disservizi vari e assenza del promesso livello di svago. In questo caso, si determina un danno che dovrà essere riconosciuto al turista-consumatore. Il «danno da vacanza rovinata», appunto, consiste nel disagio psico-fisico patito dal turista-consumatore conseguente alla mancata realizzazione, in tutto o in parte, della vacanza programmata. Se la vacanza è stata acquistata tramite un tour operator sarà questo soggetto il responsabile dei disservizi dell’albergo e del volo, e quindi la vertenza può essere promossa contro quest’ultimo.

Adiconsum Bergamo informa che dal primo luglio sono cambiate le norme e il rimborso al turista-consumatore passa direttamente dal tour operator. Infatti, se è stato acquistato un pacchetto turistico prima del 1° luglio, in caso di problemi, l’eventuale rimborso avverrà attraverso il Fondo nazionale di garanzia. Dal 1° luglio in poi invece, in caso di criticità dovute al tour operator, il turista scontento sarà rimborsato dalla polizza dell’agenzia di viaggio.

«Infatti – dice Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -, in attesa del recepimento della Direttiva europea 2015/2302 prevista per il 1° gennaio 2018, dal 1° luglio sono già entrate in vigore due importanti norme per i consumatori: l’abrogazione del Fondo e l’obbligo per i tour operator di sottoscrivere una polizza assicurativa che intervenga in caso di insolvenza o fallimento. Questa deve garantire il rimborso al consumatore in caso di insolvenza o fallimento dell’agenzia del prezzo del pacchetto turistico e il rimpatrio del turista. Ricordiamo che i tour operator sono tenuti ad avere anche una polizza di responsabilità civile. Naturalmente a ogni azione corrisponde una reazione, che in qualche modo si rifletterà sul consumatore: potrebbero esserci dei rincari nel prezzo dei pacchetti. L’obbligo di accensione delle polizze comporta un maggior esborso per le agenzie di viaggio che potrebbe essere sui consumatori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA