Via Mai, calci e pugni nel traffico - Video
In centro in scena l’ennesima rissa

Due spezzoni video che raccontano di una lite improvvisa che, sabato 10 settembre verso le 19, è esplosa tra piazzale Alpini e via Angelo Mai.

Nelle immagini, riprese e inviate da un nostro lettore, si vede un uomo che cerca lo scontro con un altro uomo, tra lo sconcerto e la paura dei passanti. E poi un gruppo intero che si riversa in mezzo alla strada, tra le auto che passano. Fortunatamente, in poco tempo sul posto sono arrivate due volanti della Questura, e la rissa nel traffico è stata sedata.

http://www.ecodibergamo.it/videos/video/la-rissa-in-centro-a-bergamo_1027820_44/

Ecco l’email inviata dal nostro lettore: «Sabato pomeriggio, verso le 19, ho assistito alle sequenze documentate nel video e nella foto in via Angelo Maj. La violenza è esplosa improvvisa e intensa per chissà quali motivi ed è rapidamente tracimata tra le auto ed i passanti. Brusche frenate e paura tra i passanti. Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente e in gran numero. Alla fine è rimasto sull’asfalto uno dei protagonisti, uno di quegli invisibili che popolano quella terra di nessuno».

«Insomma, scene già viste mille volte, nonostante i proclami e le continue rassicurazioni da parte di chi sembra avere l’unico scopo di curare pubbliche relazioni e gestire mediaticamente le questioni invece che risolvere problemi. Perché la domanda è solo e soltanto una. Possibile che non si sia in grado di restituire un piazzale alla città, in pieno centro?».

«Numerose città europee hanno risolto problemi ben più gravi, con aree molto più vaste. Cosa o chi ci vuole per progettare la fruibilità di quello spazio, ponendo fine ad un’interminabile gestione emergenziale di ordine pubblico, che ha l’unico risultato di garantire una zona franca a ciurme di ogni risma?»

«Tralasciando i richiami a tutti i fiumi di inchiostro versati da decenni a questa parte sull’annosa questione, restano quindi poche considerazioni da fare. La prima è che i cittadini e chi transita in quel “non luogo” sono sempre più in balia della violenza fortuita. Se, per caso, non c’è il presidio delle forze dell’ordine, può succedere di tutto a qualsiasi ora. La seconda è che l’unica sicurezza viene proprio dalle forze dell’ordine (che, peraltro, con grande abnegazione fanno quello che possono, ridotte al lumicino come uomini e mezzi)».

«La terza è che la politica cittadina, tutta e senza distinzione di colore, dovrebbe essere meno “social”, così impegnata com’è ad imbellettarsi per gli eventi mondani, e smetterla di diffondere ottimismo digitale a piene mani o fare un’opposizione ipocrita e senza idee. Dovrebbe, la politica, risolvere problemi. Problemi di gente comune, problemi che possono esser risolti addirittura senza cambiare la Costituzione. Così banale questa considerazione da apparir certamente populista. Sino alla prossima rissa».

Il vicesindaco e assessore al Bilancio e sicurezza Sergio Gandi, alla notizia dell’episodio, ha ricordato che «l’area è monitorata, sappiamo che è una zona delicata, e l’attenzione è sempre alta, ci sono presìdi e interventi continui». Il vicesindaco, che ha definito le risse «episodi molto gravi», sa che in quell’area non sono purtroppo una novità e che «è difficile prevenirle» ma «si opera per sedarle». Le azioni per contrastare il degrado, comunque, non mancano: «Lavoriamo continuativamente, presidiando e cercando di organizzare eventi nell’area, ma non si può pensare che possano esserci ogni giorno dell’anno 24 ore su 24».

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