Ho sempre pensato che certa gente fosse un po’ folle. C’è chi farebbe di tutto pur di ottenere notorietà e successo. Anche cose fuori dagli schemi. Cose che tutti dovrebbero ricordare.
È da questi presupposti che nel 1955 venne pubblicata la prima edizione del volume «Guinness World Records» – o come lo chiamiamo noi italiani – il «Guinness dei primati», da un’idea di Hugh Beaver, al tempo amministratore delegato del noto birrificio irlandese (oggi non più associato alla produzione).
La storia del «Guinness World Record» è tanto curiosa quanto moltissimi dei primati raccolti. Dopo una battuta di caccia, la discussione tra chi aveva partecipato aveva come oggetto la velocità di alcuni uccelli, i pivieri dorati, che erano riusciti a sfuggire dai cacciatori. «Sono gli uccelli più veloci al mondo» sostenevano alcuni. Ma una supposizione non è mai da considerare certa. «E chissà quante altre discussioni simili avvengono ogni giorno» si era detto Beaver, che scelse quindi di raccogliere in un unico volume i primati – naturali e umani – di tutto il mondo.
Da allora, tra uomini più alti al mondo, abbracci più lunghi (record stabilito proprio sulle Mura di Bergamo nel 2017) e molto altro, il libro viene aggiornato annualmente e tradotto in ben 37 lingue, tanto da diventare esso stesso un primato assoluto, con le sue oltre 100 milioni di copie vendute in 100 paesi diversi.
Nella storia del «Guinness World Record» ci sono moltissimi riferimenti al mondo enogastronomico e alcuni hanno davvero dell’incredibile. Siete curiosi di conoscerli, o magari di batterli?
Donald Gorske ha mangiato 32.672 Big Mac®
Se pensate di essere divoratori seriali di fast food, è perché ancora non conoscete la storia di Donald Gorske, un americano che – ad oggi – si può senza dubbio definire il miglior cliente della catena McDonald’s della storia. Nel maggio 2022, Gorske ha stabilito un record insuperabile con 32.672 Big Mac® mangiati nel corso di 50 anni (ovvero da quando ha scelto di perseguire la sua passione).
Facendo un rapido calcolo, si tratta di una media di 2 panini al giorno. Pensate che è riuscito a stare senza il suo burger preferito per soli 8 giorni. Il suo segreto? Conservarne una piccola scorta in congelatore, per non rimanere mai senza il suo panino preferito. Esatto, perché questa scelta non è dettata dalla smania di notorietà, ma da un amore incondizionato che Donald prova nei confronti di quello che – secondo lui – è «il miglior burger dell’universo». E nonostante tutte le controindicazioni al consumo del cosiddetto «cibo veloce», pare che l’uomo goda di ottima salute.
Le patatine fritte più costose al mondo
Una preparazione che accontenta tutti, grandi e piccini. Chi non ama le patatine fritte? Ma nella più tradizionale faida di chi le preferisce con maionese e chi invece con il ketchup, c’è un locale newyorkese che detiene un record molto particolare. Al Serendipity 3, un ristorante conosciuto per i suoi piatti creativi e stravaganti, potete assaggiare le patatine fritte più preziose del mondo: costano 200 dollari – l’equivalente di una elegante cena per due. Le patate di varietà Chipperbec sono scottate in aceto di Champagne e accompagnate con una salsa preparata con panna di mucche nutrite solo con erbe selezionate, formaggio tartufato fuso e una spolverata di oro alimentare a 23 carati. Le provereste?
150 palline di gelato su un unico cono
Questa è la storia di Dimitri Panciera, un ex gelatiere di Belluno e oggi proprietario di una ferramenta, e del suo particolare hobby. Durante un’esperienza di lavoro in Austria, per una scommessa, Dimitri era riuscito ad impilare diverse palline di gelato su un unico cono. Ha poi scelto di portare avanti la sua passione, cercando di migliorarsi sempre. Fino al 2018 quando, nel programma tv «La notte dei record» condotto da Enrico Papi ha sfidato un “collega” americano, perdendo la sfida per 121 a 123. Nel 2022, in soli 3 minuti e 40 secondi, Panciera ha stabilito un nuovo primato mondiale impilando ben 155 palline di gelato alla fragola.
Pizza delivery a 5.897 metri
La comodità dei servizi di consegna a domicilio, abitudine di consumo esplosa durante la pandemia, è indiscutibile. Quando la fame chiama, il fattorino risponde. Nei record a tema food più memorabili c’è anche un particolare delivery fatto nel 2016 da un fattorino di Pizza Hut che, dopo un viaggio di quattro giorni, ha consegnato una pizza al salamino piccante sul Kilimangiaro – a 5.897 metri di altitudine. Forse l’unico caso al mondo in cui, nonostante la pizza arrivata fredda, avrei comunque dato la mancia al fattorino.
Sempre con Pizza Hut, pochi giorni fa, è stato stabilito un nuovo «Guinness World Record»: la più grande pizza del mondo, con una dimensione di 1300 metri quadrati, è stata assemblata e cotta a Los Angeles per celebrare il ritorno nel menù della «The Big New Yorker», storica pizza della catena. Importante ricordare che neanche un pezzetto è andato sprecato: la pizza è infatti stata poi donata alle mense dei poveri della città.
Il visitatore seriale di pub
A chi non piace una birra fresca appena spillata, specialmente se artigianale. Per qualcuno questo rito è diventato una vera e propria passione, come quella che ha portato l’inglese Bruce Masters a visitare 46.495 pub diversi per assaggiare le proposte locali di birra artigianale (record stabilito nel 2014).
Nel 2022, Heinrich de Villiers – giovane sudafricano residente a Melbourne in Australia – ha invece stabilito un nuovo primato individuale visitando ben 78 pub diversi in sole 24 ore.
Lo spaghetto più lungo del mondo
Era il 2017 quando, nella città cinese di Nanyang, un’azienda del settore gastronomico ha realizzato la pasta più lunga al mondo. Con 40 kg di farina, 27 litri d’acqua e 600 gr di sale, il team di contendenti ha preparato uno spaghetto di ben 3084 m interamente realizzato a mano, a partire dall’impasto e fino alla sua cottura. Pensate che per stendere lo spaghetto ci hanno messo 17 ore! Il noodle – con un peso totale di 66 kg – è stato cotto e servito a 400 addetti, con una salsa al pomodoro, uova e aglio.
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