200 mila italiani
soffrono di «mici»

Sono circa 200mila gli italiani che soffrono di malattie infiammatorie croniche intestinali (mici), come il Chron o la colite ulcerosa. Si tratta soprattutto di giovani tra i 20 e 35 anni, e sempre più spesso anche bambini e adolescenti, anche se le cause non sono ancora del tutto chiare.

Sono circa 200mila gli italiani che soffrono di malattie infiammatorie croniche intestinali (mici), come il Chron o la colite ulcerosa. Si tratta soprattutto di giovani tra i 20 e 35 anni, e sempre più spesso anche bambini e adolescenti, anche se le cause non sono ancora del tutto chiare.

Sono alcuni dei dati presentati a un seminario organizzato a Milano, in cui è stato presentato anche il libro 'Il fuoco dentro. Le malattie infiammatorie croniche dell'intestinò (di D. Minerva, Springer editore).
In Europa 2,2 milioni di persone soffrono di queste malattie autoimmuni, mentre in Italia ogni anno si registrano 3-5mila nuove diagnosi di colite ulcerosa e 1.300-2000 di Chron.

«Purtroppo la diagnosi ancora oggi è un problema - spiega Silvio Danese, responsabile del centro di ricerca e cura delle mici dell'istituto Humanitas di Rozzano - Dalla comparsa dei sintomi alla diagnosi passano in media 5 anni». I sintomi della malattia infatti sono comuni ad altre patologie, e molti riescono a convivere con dolori addominali ricorrenti e diarrea.

«Fin quando poi non arrivano le complicanze - continua - su cui neanche i farmaci sono più efficaci, e bisogna intervenire chirurgicamente. A livello europeo si sta lavorando per stabilire delle "bandiere rosse", cioè dei parametri da cui far scattare l'allarme e inviare il paziente dallo specialista».

«Più la diagnosi è precoce - aggiunge Danese - e prima si può intervenire con i farmaci per evitare complicazioni. Da questo punto di vista molto efficace si sono rivelati i farmaci biologici, come l'anticorpo monoclonale infliximab».

Ma le difficoltà per i malati sono anche di tipo economico, spiega Salvo Leone, direttore di Amici (Associazione malattie infiammatorie croniche intestino): «Su molti esami di laboratorio non c'è l'esenzione dal ticket, e nel 2011 le spese per i pazienti sono aumentate del 35%, mentre quella farmaceutica per lo Stato è calata del 6,4%».

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