Sorpresa: sono gli italiani
il popolo più sano al mondo

Un Paese depresso, stagnante, sempre più anziano e dove i giovani non trovano lavoro? Su con la vita! L’Italia scoppia di salute. È il Paese con la popolazione più sana del mondo, nonostante la situazione economica difficile. Lo sancisce la classifica «Bloomberg Global Health Index» riguardante 163 Paesi. Un bambino nato in Italia ha un’aspettativa di vita di ottant’anni. Seguono Islanda, Svizzera, Singapore, Australia. Gli Stati Uniti sono al 34o posto.

Gli americani, chiaramente, mangiano troppi hamburger. Se gli italiani sono il popolo più sano del mondo, il merito si deve, infatti, in gran parte alla dieta mediterranea, ricca di verdure e di olio extravergine di oliva. Adam Drewnowski, direttore del «Center for Public Health Nutrition dell’Università di Washington», raccomanda l’importanza del consumo di prodotti freschi, di frutta e verdura di stagione e di pesce per la salvaguardia della salute. Come nella dieta mediterranea, che aiuta a prevenire malattie neurodegenerative, cardiovascolari e obesità.

Tra i Paesi più sviluppati, l’Italia è in crescita stagnante da decenni, ha una disoccupazione giovanile del 40 per cento e un deficit pubblico tra i più alti al mondo. Nonostante questo, gli italiani sono molto più in forma di canadesi, americani e inglesi, che presentano, tutti, livelli più alti di pressione sanguigna e di colesterolo, oltre ad essere maggiormente colpiti da disturbi psichiatrici. L’Italia resta il Paese del sole.

Non solo. Gli italiani possono avvalersi di molti medici. Secondo l’Ocse, nel nostro Paese se ne contano 3,9 ogni mille abitanti. Un numero elevato, che pone l’Italia al quinto posto di questa classifica, dietro a Grecia (6,29 ogni mille abitanti), Austria (4,9), Germania (4,05) e Svizzera (4,04). Ci si domanda, allora, perché, in particolare in alcune regioni italiane, siano all’ordine del giorno le polemiche sulla carenza di medici negli ospedali. Difetti nella distribuzione del personale? Mancato ricambio generazionale per effetto del numero chiuso alla Facoltà di medicina dal 1999? Il dibattito è aperto.

Il nuovo primato italiano è in controtendenza anche rispetto al recente rapporto «Osservasalute», che ha registrato, per la prima volta nella storia del nostro Paese, un calo della speranza di vita: 80,1 anni per gli uomini, 84,7 per le donne. Nel 2014 l’aspettativa alla nascita era 80,3 anni di vita per gli uomini e 85 per le donne. Pochi mesi di differenza, ma significativi. Il motivo principale è la bassa prevenzione, cui è destinato solo il 4,2 per cento della spesa sanitaria. Inoltre, se è vero che gli italiani fumano meno, nel 2014 un terzo della popolazione adulta era sovrappeso (36,2%) e poco più di una persona su 10 era obesa (10,2%). Molti italiani, evidentemente, non seguono la dieta mediterranea.

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