A2A, un dividendo da 2,16 milioni per Palafrizzoni

Bilancio 2022. Per la società un altro anno di crescita. Proposta una cedola a 9 centesimi per azione. L’a.d. Mazzoncini: Bergamo resta per noi strategica.

I conti (buoni) di A2A porteranno nelle casse del Comune di Bergamo un assegno di 2,16 milioni di euro per la sua quota di partecipazione nella multiutility. Il cda di giovedì 16 marzo ha infatti proposto per i soci un dividendo da 0,0904 euro per azione, (0,0849 euro a titolo di componente ricorrente e 0,0055 euro a titolo di componente non ricorrente). La cifra esatta che entrerà nelle casse comunali si conoscerà solo dopo la data di stacco della cedola che sarà formalizzata il 26 aprile quando si riunirà l’assemblea della multiutility che fa capo ai Comuni di Milano e Brescia. Prima di quella data, infatti, la giunta Gori prevede di vendere circa un milione e 700 mila azioni dell’attuale quota azionaria pari allo 0,9% del capitale.

Una prima trance, 960.000 azioni, era stata liquidata nel 2022. Malgrado la riduzione della partecipazione «Bergamo resta strategica per A2A» ha detto l’amministratore delegato Renato Mazzoncini nel corso della conferenza stampa di presentazione dei conti del 2022 approvati dal cda. «Anche se non fa parte del patto di sindacato - ha aggiunto - a Bergamo siamo presenti con le nostre partecipate principali, Unireti e Aprica». Confermato anche l’impegno sullo sviluppo nella nuova sede in via Zanica che raggrupperà le attività della multiutility oggi sparse su più sedi in città. Ancora nessuna data per il trasloco «essendo ancora in atto il dialogo con gli enti competenti per l’ottenimento dei permessi ma è instradato positivamente». Tra i nodi da sciogliere, quello viabilistico.

Tornando ai numeri, per il gruppo guidato da Mazzoncini il 2022 è stato un altro anno di crescita: gli investimenti hanno toccato un nuovo record, 1.240 milioni in dodici mesi; i ricavi sono volati a 23,1 miliardi spinti dal prezzo del gas (che A2A compra e rivende), in crescita del 101% rispetto all’esercizio 2021 per effetto delle dinamiche rialziste dei prezzi delle commodities. In rialzo oltre le stime del 3% il dividendo per effetto di una componente straordinaria di 28 milioni di utile derivante dalla differenza tra 122 milioni di extracosti per la tassa sugli extraprofitti e la plusvalenza dalla cessione di immobili a Milano per 150 milioni. Una plusvalenza che, a parte i 17 milioni distribuiti ne lascia 11 disponibili, per «possibili acquisizioni di società che abbiamo sul tavolo».

Nel mirino la piemontese Egea

Tra queste la piemontese Egea, che «opera in territori contigui al nostro e fa le stesse cose che facciamo noi», ha spiegato Mazzoncini. Nei giorni scorsi il gruppo aveva avviato «colloqui preliminari e non vincolanti», la scadenza per un’offerta vincolante è fissato per il prossimo 15 maggio. L’esame dei conti sarà avviato «nei prossimi giorni» e si concluderà con l’eventuale offerta»

Mazzoncini ha rivendicato i successi dell’azienda in un anno molto difficile. «C’è stata la guerra che ha fatto esplodere i prezzi dell’energia e ha ridotto la produzione idroelettrica in prossimità dei minimi storici (meno 38% sulla media degli ultimi dieci anni)». «In questo contesto - ha spiegato l’a.d. - abbiamo avviato nuovi impianti per il recupero della materia e la produzione di biometano, potenziato le reti elettriche per favorire la decarbonizzazione attraverso l’elettrificazione dei consumi, consolidato la nostra presenza sul territorio nazionale con importanti acquisizioni nell’ambito della generazione di energia green». A2a punta ad «allineare la quota di rinnovabili venduta con quella prodotta nel 2026», portando il totale venduto a 16 TWh e la produzione a 12 TWh. Nel corso del 2022 l’energia da fonti rinnovabili venduta è cresciuta del 32% a 6,6 TWh, quella prodotta da fotovoltaico ed eolico del 104% a 0,64 TWh.

Quest’anno previsto un utile fra i 380 e i 390 milioni e un aumento degli investimenti. Notizie accolte positivamente a Piazza Affari dove il titolo ha chiuso a + 2,2%. Nel 2022 l’utile netto è pari a 401 milioni di euro, in contrazione del 20% rispetto al 2021.

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