Camera di commercio, 13 milioni al territorio. Acquisirà le quote Fiera

I CONTI 2023. Stanziati 8,5 milioni propri e 4 della Regione. Avanzo di cassa a 2,6 milioni. Il presidente Mazzoleni: «Da Bergamo Fiera Nuova al Comune 3,3 milioni in più».

La Camera di commercio di Bergamo chiude il 2023 con un avanzo di oltre 2,6 milioni, superando di 700 mila euro il risultato del 2022, nonostante il calo delle imprese iscritte e l’aumento degli impegni economici per il territorio. Degli oltre 20 milioni di proventi correnti, 13,2 milioni sono rappresentati dai diritti annuali e 6,3 dai diritti di segreteria, ma nel 2023 l’ente camerale ha anche incassato 425.954 euro lordi di dividendi Sacbo, che la società di gestione dell’aeroporto non staccava da tre anni.

«Per la Camera di commercio è stato particolarmente importante avere svolto appieno nel 2023 il proprio ruolo istituzionale di supporto e stimolo del mondo economico-produttivo territoriale in uno scenario di forte incertezza - ha sottolineato il presidente Carlo Mazzoleni nel consiglio camerale di lunedì 6 maggio -. Le iniziative realizzate hanno sfiorato i 13 milioni, in aumento di oltre 1,5 milioni rispetto alla media dei tre anni precedenti, sostenendo le posizioni delle imprese bergamasche sui mercati nazionale e internazionali».

Una cifra importante, che deriva dalla somma di 8,5 milioni di risorse camerali (270 mila euro in più rispetto al 2022) impiegate per promuovere internazionalizzazione, innovazione, sostenibilità e turismo, e di 4 milioni della Regione Lombardia gestiti dall’ente, destinati a interventi di efficientamento energetico, a nuove imprese, imprese storiche, allo sviluppo della qualità del settore artigiano, alla digitalizzazione dei processi produttivi e a soluzioni di economia circolare.

«Tra le iniziative dell’anno scorso, vorrei citare Made, il progetto dedicato alla cultura d’impresa narrata attraverso il linguaggio cinematografico - ha ricordato Mazzoleni -. Ideato dalla Camera di commercio quale contributo per Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023, rappresenta un nuovo tassello del concreto sostegno che la Camera fornisce all’economia del territorio e alle sue imprese e i consensi sono stati tali da indurci a lavorare alla seconda edizione, che si terrà dal 15 al 17 novembre».

La Camera ha anche raggiunto i 36 milioni di avanzi patrimonializzati, con un incremento di 5 milioni negli ultimi due anni: «Ciò ci consente di guardare con serenità agli impegni futuri»

«Aver contemperato efficientamento dei processi e attenzione alla gestione con la realizzazione di tutte le attività ordinarie e straordinarie che hanno caratterizzato il 2023 - ha aggiunto il segretario generale Maria Paola Esposito - mostra che la Camera di commercio, a tutti i suoi livelli, decisionali, direttivi e gestionali, ha saputo svolgere il proprio ruolo istituzionale con efficienza ed efficacia, mantenendo sempre al centro la vicinanza alla comunità economica bergamasca».

La Camera ha anche raggiunto i 36 milioni di avanzi patrimonializzati, con un incremento di 5 milioni negli ultimi due anni. «Ciò ci consente di guardare con serenità agli impegni futuri - ha fatto presente Mazzoleni - sia nell’ipotesi di aumentare la presenza camerale in Sacbo attraverso il diritto di prelazione sulle azioni o il diritto di acquisto delle quote inoptate di altri soci, sia riguardo al futuro della Fiera».

La partita di via Lunga

A proposito del polo di via Lunga, Mazzoleni ha annunciato che a inizio luglio la Camera di commercio acquisirà finalmente le quote di Bergamo Fiera Nuova ora detenute dai privati, arrivando a possedere il 51,63% della società. La cifra necessaria, 1.780.542 euro, è già stata accantonata nel bilancio preventivo 2024. Con Bergamo Fiera Nuova tutta in mano pubblica sarà poi possibile procedere con l’accordo di programma finalizzato a ottenere il finanziamento regionale necessario per l’ampliamento degli spazi espositivi.

«A questo obiettivo - ha specificato Mazzoleni - si arriva dopo l’accordo raggiunto tra Bergamo Fiera Nuova e il Comune di Bergamo, al quale la società ha riconosciuto un’ulteriore quota di partecipazione, pari a 3,3 milioni di euro, in occasione di uno specifico aumento del capitale sociale, per tener conto del maggior valore che il Comune potrebbe essere chiamato a riconoscere ai precedenti proprietari dei terreni espropriati per la costruzione della Fiera».

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