Dopo la carne, arriva il latte sintetico. Zanetti: «Stop ai cibi Frankenstein»

ALIMENTARI. Uno dei convegni inaugurali di «Tuttofood», dal titolo «I rischi del cibo sintetico», ha posto l’accento su una nuova emergenza.

Inaugurata lunedì 8 maggio un’edizione ricchissima di Tuttofood che vede la presenza di 2.500 brand da 46 Paesi e oltre 800 buyer da 86 Paesi selezionati dalla stessa Fiera e Ice Agenzia. Anche a livello bergamasco si tratta di una spedizione record, con ben 22 realtà orobiche che espongono i loro prodotti. Ma al di là del discorso commerciale, saranno tanti, all’interno della kermesse, i momenti di riflessione del settore. Uno dei convegni inaugurali, dal titolo «I rischi del cibo sintetico», ha posto l’accento su una nuova emergenza. Dopo la carne sintetica è infatti in arrivo il latte sintetico.

«Il ministero della Sanità di Israele ha infatti concesso alla società Remilk di vendere al pubblico i suoi prodotti lattiero caseari nati in laboratorio senza aver mai visto neppure l’ombra di una mucca - ha attaccato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini -, usando il gene della proteina del latte e inserendolo in bioreattori per la crescita accelerata con un processo simile a quello usato un po’ per tutti gli alimenti creati in laboratorio, o a base cellulare» ma «la verità è che non si tratta di cibo ma di un prodotto ingegnerizzato, con processi di lavorazione molto più simili a quelli dei farmaci e proprio in questo ambito devono essere valutati».

Molta attesa anche per l’intervento del presidente bergamasco di Assolatte nazionale Paolo Zanetti che ha parlato senza mezzi termini di «situazione paradossale». Zanetti spiega che da una parte «viene chiesto alle imprese del settore di investire per rendere le nostre produzioni più attente all’ambiente, dall’altra parte invece investitori senza scrupoli, col pretesto della tutela ambientale, promuovono un prodotto che tutto è fuorché naturale, ed è quindi nemico dell’ambiente. Il latte non può essere chiamato tale se non è naturale ed arriva dalla chimica». Zanetti ha concluso con un appello: «È necessario arrestare questa corsa senza senso, fermare sul nascere certi “cibi Frankenstein” e salvaguardare il latte che rappresenta da sempre il vero patrimonio mondiale dell’umanità».

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