È made in Bergamo la web App «Spunto» per studenti con difficoltà d’apprendimento

LA NOVITA’. Uno strumento facile e intuitivo per favorire l’approccio alla didattica da parte degli studenti con difficoltà di apprendimento.

Nasce «Spunto», una web App innovativa lanciata dall’omonima startu p made in Bergamo che supporta la formazione promuovendo, attraverso soluzioni in grado di potenziare anche l’automonia e l’autostima dei ragazzi, un apprendimento inclusivo nelle scuole. Come? Grazie alle 11 materie e agli oltre 800 strumenti a disposizione di ogni utente, studenti e insegnanti possono quindi interagire e collaborare alla creazione del materiale di studio andando, di fatto, a ridurre i tempi di studio.

La storia

Questo grazie, anche, a un’agenda con cui organizzare le giornate e la condivisione delle performance e degli obiettivi raggiunti con i compagni di classe e i docenti. «Spunto» nasce dall’intuizione di due amici: Martina Brugnara, classe ’93, e Nicolò Maggioni, classe ’92. «Io e Nicolò - racconta Martina - ci siamo conosciuti tra i banchi del liceo artistico di Bergamo dove lui, con il minimo sforzo, era in grado di ottenere ottimi risultati mentre io per avere dei buoni voti necessitavo di più impegno. Successivamente mi è stato diagnosticato un disturbo specifico dell’apprendimento. È proprio perchè sono dislessica - prosegue - che ho sempre sognato uno strumento in grado di aiutarmi nello studio, di farmi sentire sicura e in grado di fare i compiti da sola. Avendo vissuto sulla mia pelle le stesse difficoltà che i ragazzi provano ancora oggi e utilizzando i mezzi offerti dalle nuove tecnologie, abbiamo creato uno strumento in grado di offrire un supporto concreto». A poche settimane dal lancio, «Spunto» ha già collezionato circa un migliaio di iscrizioni tra studenti, docenti e tutor. «Durante la pandemia - spiega Martina - siamo stati contattati da parecchi amici e conoscenti i quali ci chiedevano dei consigli su come aiutare i loro figli durante lo studio». Ed è proprio da qui che è partita l’idea di sviluppare uno strumento a disposizione dei ragazzi con Dsa (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e Bes (Bisogni Educativi Speciali). «Abbiamo quindi condotto un’analisi di mercato - sottolinea - da cui è emerso che solo il 3% delle persone si ritiene soddisfatto degli strumenti a disposizione. E così, inizialmente, abbiamo creato una web app per studenti con Dsa e Bes ma poi - prosegue Martina - confrontandoci con docenti, logopedisti e psicologi, ci siamo accorti che la nostra soluzione poteva essere efficace per tutta la classe diventando, anche, un ottimo strumento di inclusione».

Partner l’Università di Bergamo

Grazie a «Spunto» gli studenti potranno scegliere la modalità di apprendimento che meglio li rispecchia: le mappe, strumenti grafici in grado di chiarire e riordinare i concetti importati per rappresentare la conoscenza in modo visivo, consentono di apprendere una grande mole di informazioni, mentre gli «audio riassunti» danno la possibilità di scrivere testi utilizzando la sintesi vocale, permettendo di ascoltare a lungo senza affaticarsi. Attraverso i quiz, invece, lo studente potrà testare il proprio livello di preparazione e migliorarsi di volta in volta. La piattaforma, che tra i partner annovera l’Università di Bergamo, è a portata di click: per utilizzarla è sufficiente collegarsi al sito www.spuntoeducation.it, creare un account scegliendo tra il profilo studente, tutor e docente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA