Imprese attente alle donne, premiate due bergamasche

IL RICONOSCIMENTO. Eudia di Isso e Bella di Bergamo sono le due aziende bergamasche premiate con il Women Value Company Intesa Sanpaolo 2023.

Un premio da un miliardo di euro dedicato a 100 Pmi italiane che hanno adottano soluzioni di conciliazione famiglia/lavoro, promuovono iniziative che garantiscono ai dipendenti una serena gestione del loro tempo in azienda (con benefit, voucher, asili nido interni) o promuovono piani di sviluppo e valorizzazione delle competenze e carriere femminili.

Nello specifico la Eudia è stata premiata per la flessibilità lavorativa concessa ai 19 dipendenti, di cui 16 donne, gli spazi comuni disponibili per le pause pranzo, le iniziative di team building extra lavorative e il piccolo ambiente familiare attento alle esigenze di ciascuno. L’azienda di Isso opera nel settore della produzione tessile per marchi del lusso ed è attualmente gestita dalle sorelle Bellini che hanno ereditato l’attività dai genitori. Nell’ambito del Pnrr hanno avviato la costruzione di un nuovo stabilimento innovativo e eco.green con l’intento di internalizzare le fasi distinte di lavorazione e ampliare l’azienda.

Percorsi di formazione, attenzione alla tecnologia e un ampliamento della distribuzione all’estero è invece il programma di Bella, neonata società guidata da Daniela Arrigoni che conta 4 donne sui cinque dipendenti totali. Nel 2021 l’azienda ha acquisito il marchio Dada Arrigoni, con un’esperienza più che trentennale nel settore hard luxury e rappresenta, ad oggi, uno dei pochi brand italiani indipendenti rimasti nel settore della gioielleria d’alta gamma.

Entrambe hanno presenziato al terzo evento conclusivo del premio Women Value Company Intesa Sanpaolo, organizzato dal Gruppo bancario in collaborazione con Fondazione Marisa Bellisario, un momento di incontro e condivisione, arricchito dall’analisi dei dati, poco confortanti, sull’imprenditoria femminile presentati dalla direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. L’Italia, infatti, è all’ultimo posto tra i Paesi europei per tasso di attività femminile, ovvero il 56,4%, 13 punti in meno rispetto alla media UE27 (dati 2022). Se l’imprenditoria femminile italiana si allineasse al valore medio europeo il nostro Paese potrebbe registrare un incremento di 2,4 milioni di euro nella forza lavoro (+10%), con effetti positivi sulla crescita del Pil.

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