Le nuove pensioni sono il 16% in meno. Donne penalizzate

I DATI INPS. L’importo medio delle nuove pensioni è di 1.225 euro con grandi differenze tra le gestioni (888 euro medi per le pensioni di vecchiaia e 2.017 per quelle anticipate, legate a un numero più alto di contributi) e tra i settori con i dipendenti pubblici con le pensioni medie più alte.

Nei primi tre mesi del 2024 sono state liquidate 187mila nuove pensioni, il 16,16% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023: il dato, secondo quanto emerge dalle tabelle dell’Osservatorio Inps sui flussi di pensionamento, è legato alla stretta introdotta dalla legge di Bilancio sulle uscite anticipate, ma anche al calo dei nuovi assegni di vecchiaia, di invalidità e ai superstiti.

I lavoratori nati nel 1957 che avrebbero raggiunto nel 2024 l’età di vecchiaia potrebbero essere usciti nel 2019 a 62 anni avendo almeno 38 anni di contributi grazie a Quota 100

Per la vecchiaia la spiegazione potrebbe essere legata all’uscita anticipata di buona parte delle coorti che quest’anno avrebbero raggiunto l’età di vecchiaia grazie alle diverse Quote. In pratica i lavoratori nati nel 1957 che avrebbero raggiunto nel 2024 l’età di vecchiaia potrebbero essere usciti nel 2019 a 62 anni avendo almeno 38 anni di contributi grazie a Quota 100. L’importo medio delle nuove pensioni è di 1.225 euro con grandi differenze tra le gestioni (888 euro medi per le pensioni di vecchiaia e 2.017 per quelle anticipate, legate a un numero più alto di contributi) e tra i settori con i dipendenti pubblici con le pensioni medie più alte. Ma la differenza maggiore è legata al genere con le nuove pensioni liquidate alle donne che valgono in media 999 euro a fronte dei 1.473 medi degli uomini (il 32% in meno). Il dato risente delle carriere contributive più corte e delle retribuzioni in media più basse delle donne ma anche del più basso tasso di occupazione femminile. Per gli uomini le nuove pensioni ai superstiti sono meno del 10% di quelle complessive con decorrenza nel primo trimestre mentre per le donne sono oltre il 41% del totale. Per le donne c’è stato un crollo degli accessi ad Opzione donna con 1.276 uscite a fronte delle 11.514 dell’intero 2023 dopo l’innalzamento di un anno del requisito dell’età.

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