L’industria bergamasca cresce: nel 2022 +5,7%, traino artigianato

Congiuntura. Nonostante le tante difficoltà, trend positivo nel 2022: +5,7%, con l’artigianato che fa meglio, +6,3%. Numeri superiori al pre-Covid. Mazzoleni: «Risultati brillanti, anche se c’è rallentamento all’inizio di quest’anno».

Un 2022 soddisfacente, nonostante le tante difficoltà a cominciare dai riflessi pesanti legati al conflitto russo-ucraino e alla crisi energetica, per la manifattura orobica, che conferma una performance più brillante per il comparto artigiano che evidenzia un +6,3% rispetto a quello industriale che arriva a +5,7%, ma in entrambi i casi comunque superiore ai ritmi di crescita che caratterizzavano il periodo pre-Covid. I numerosi choc esterni intervenuti l’anno scorso non sono quindi riusciti a interrompere il trend positivo della produzione bergamasca, che ha mostrato un grado di resilienza superiore alle aspettative.

Anche nell’ultimo trimestre dell’anno scorso, secondo i dati congiunturali forniti dalla Camera di commercio di Bergamo, la crescita della produzione manifatturiera è continuata, in particolare per le imprese artigiane con almeno 3 addetti, che mettono a segno una variazione del +5% rispetto allo stesso trimestre del 2021, mentre per quelle industriali con almeno 10 addetti l’incremento si ferma al +3,1%. Il profilo delle variazioni congiunturali, ossia calcolate rispetto al trimestre precedente, conferma il progressivo rallentamento della dinamica industriale (+0,8%), mentre nell’artigianato la crescita sembra riprendere vigore (+1,5%).

Tornando all’analisi del 2022, la crescita è stata più intensa in quei settori del made in Italy che avevano ancora molto terreno da recuperare rispetto ai livelli pre-Covid, come l’abbigliamento, le pelli-calzature e il legno-mobilio, ma il contributo più rilevante rimane quello della meccanica, il settore più grande dal punto di vista dimensionale che ha registrato un incremento produttivo superiore alla media. Maggiori difficoltà emergono nei comparti della chimica e della gomma-plastica.

Gli altri indicatori del quarto trimestre disegnano un quadro che sembra preludere a un rientro delle tensioni sui mercati delle materie prime e lungo le catene di fornitura che hanno caratterizzato l’ultimo periodo: il ritmo di crescita dei prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti rimane elevato (rispettivamente +5,5% e +4,3%), ma in chiaro rallentamento, mentre le recenti valutazioni sulle scorte di materie prime mostrano oscillazioni su valori che sono però vicini a quelli del periodo pre-Covid.

Occupazione: buone previsioni

Un dato interessante arriva dall’occupazione: nonostante il dato negativo dell’ultimo trimestre 2022 (con il numero di addetti delle imprese industriali che segna un-0,4%), le aspettative degli imprenditori sembrano infatti riflettere un miglioramento del clima di fiducia: dopo due trimestri in territorio negativo, le previsioni di inizio 2023 sulla produzione tornano a vedere una leggera prevalenza di indicazioni di crescita (saldo pari a +6), mentre si rafforza l’ottimismo proprio sull’occupazione (saldo pari a +11).

Per quanto riguarda l’artigianato, la produzione del quarto trimestre mostra non solo un incremento congiunturale significativo (+1,5%), ma anche un’accelerazione rispetto ai trimestri precedenti. Dinamica che porta a un risultato del +6,3% nella media del 2022, risultato non comparabile con quello 2021 (+16,4%), che aveva beneficiato del recupero dopo il crollo del 2020 (-11,3%), ma comunque superiore anche in questo caso agli incrementi pre-Covid.

«Con i dati del quarto trimestre - spiega il presidente della Camera di commercio Carlo Mazzoleni -, possiamo gettare uno sguardo d’insieme sul 2022, che si è aperto con la guerra in Ucraina ed è stato segnato dalla crisi energetica e dall’inflazione. Ciò nonostante, le previsioni più pessimistiche sono state smentite da risultati brillanti dell’intero comparto manifatturiero. Gli ultimi due trimestri tuttavia marcano una flessione della produzione che proietta un rallentamento sul primo trimestre del 2023».

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