Liquidazione dopo il pensionamento, ritardi infiniti. Dalla Cisl intervento sull’Inps

TFS/TFR. Per i dipendenti pubblici, al momento del pensionamento, l’attesa della liquidazione può rivelarsi un vero e proprio incubo: ci sono stati casi di un “ritardo” anche di 7 anni.

Il prossimo 9 maggio la Corte Costituzionale deciderà sulla questione dei ritardi nei pagamenti delle liquidazioni ai dipendenti pubblici, una situazione che l’Inps continua a definire legittima e per la quale avrebbe anche fornito un’alternativa: un prestito a tasso agevolato (1%) per ottenere un anticipo sulla liquidazione.

La Fnp Cisl di Bergamo, alfine di sollecitare l’Inps ad adempiere al pagamento del TFS/TFR degli ex dipendenti pubblici, erogato con «intollerabile ritardo, venendo così meno al diritto di vedersi liquidata la propria buonuscita», attiva una campagna di sensibilizzazione, raccolta e invio di una specifica diffida, volta a sanare in tempi brevi il ritardo non più tollerabile dell’ente previdenziale.

«La normativa attualmente in vigore prevede infatti che la corresponsione della liquidazione ai pubblici dipendenti debba avvenire fra il 13° e il 15° mese nei casi di pensionamento d’ufficio o di vecchiaia, fra il 25° e il 27° mese in caso di pensione anticipata, fra 90 e 120 giorni in caso di cessazione per inabilità o decesso, con eccezioni specifiche relative ai casi di cumulo e Quota100-102-103 - spiegano all’Inps -. Trascorri i termini indicati l’ex dipendente pubblico può rivolgersi alla Fnp e compilare il modulo per una diffida all’Inps. L’Inps a sua volta avrà a disposizione 90 giorni per sanare la sua posizione nei confronti dell’ex dipendente pubblico. Trascorsi anche i termini della diffida si apre una vertenza legale in sede giudiziaria. Va da sè che l’Inps oltre a sanare il “debito” con l’ex dipendente pubblico dovrà aggiungere la quota di interessi legali maturati dal giorno in cui si è verificata l’inadempienza».

«Stanchi dell’intollerabile attesa che i pensati del pubblico devono sopportare – spiega Giacomo Meloni, segretario generale Fnp Cisl Bergamo -, abbiamo deciso di avviare questa campagna: è un atto dovuto nei confronti delle migliaia di persone, anche in provincia di Bergamo, che da tempo attendono il dovuto. Ci siamo messi in campo inviando comunicazioni per avvisare del servizio che mettiamo a disposizione e invitando a contattarci per ottenere tutte le informazioni necessarie per ottenere il riconoscimento di questo loro diritto».

Un incontro pubblico

Per promuovere questa possibilità offerta agli iscritti, Fnp, Cisl scuola e Fp convocano un’assemblea pubblica per ex dipendenti pubblici pensionati il 28 Marzo, alle ore 14.30, presso la Sala Riformisti nella sede CISL di Bergamo in via Carnovali 88/A.

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