Palazzo Frizzoni, l’Imu vale 46,5 milioni. Cresce il tesoretto con la lotta all’evasione

LA SCADENZA. Entro venerdì 16 giugno va pagata la prima rata: sono 34.600 i contribuenti interessati. Gandi: gettito aumentato grazie al lavoro di verifica.

Il termine è perentorio: entro venerdì 16 giugno, i proprietari di immobili, esclusa la prima casa a meno che sia di «lusso», è chiamato a versare la prima rata dell’Imu. È la prima tranche della «tassa sugli immobili», un vero e proprio «tesoretto» per il Comune di Bergamo, pari al 50% sul totale delle entrate tributarie. «I contribuenti tenuti al versamento saranno circa 34.600 – annuncia Palafrizzoni in una nota –. Il gettito dello scorso anno è stato di circa 46,5 milioni di euro». Cifra che verosimilmente introiterà anche quest’anno, dato che il Consiglio comunale non ha previsto ritocchi sulle aliquote.

La prima rata vale 23 milioni di euro

Con questa prima rata nelle casse comunali entrerà la metà della somma messa a bilancio, circa 23 milioni di euro, gettito che negli anni è cresciuto grazie al lavoro di verifica degli uffici che hanno ampliato la base imponibile come commenta il vicesindaco e assessore al Bilancio Sergio Gandi: «Per l’amministrazione comunale l’Imu rappresenta la principale entrata di carattere tributario. È per noi quindi di fondamentale importanza la fedeltà fiscale dei nostri concittadini, che però devo dire è assolutamente tale, con percentuali altissime di pagamenti».

Il Consiglio comunale non ha previsto ritocchi sulle aliquote

Chi deve pagare

Ecco chi deve prepararsi a versare la prima «rata acconto», il 50% di quanto versato nel 2022, con eventuale conguaglio sulla rata di saldo da versare entro il 16 dicembre 2023» spiegano gli uffici (ma si può decidere anche di pagare in un’unica soluzione entro il 16 giugno). Esclusi i proprietari della prima casa (se non è un’abitazione di lusso, tecnicamente le categorie catastali A/1, A/8 e A/9), sono chiamati a versare la tassa i proprietari di seconde case, negozi, magazzini, siti produttivi, un secondo garage o più cantine, terreni (non agricoli). La normativa nazionale prevede l’applicazione di aliquote agevolate per alcune casistiche: per gli immobili storici, inagibili o inabitabili (base imponibile ridotta del 50%), per gli immobili in comodato a uso gratuito (riduzione del 50% per le unità immobiliari, ad eccezione delle case di «lusso», concesse in comodato ai parenti entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale) e per le abitazioni affittate a canone concordato (riduzione del 75%).

Negli anni, si diceva, nel bilancio, la voce Imu è cresciuta. Nel 2020 i contribuenti sono stati 33.376, circa il 30% della popolazione, per un gettito complessivo di 45.851.650 euro e una spesa pro capite calcolata in circa 1.400 euro. Ma tornando al 2019, la forbice si allarga: la previsione di gettito era di 41 milioni di euro, oltre 5,5 milioni in meno rispetto alle previsioni 2023.

Per chi non paga la tassa sugli immobili è prevista una sanzione che, in forma «piena», equivale ad una maggiorazione del 30%.

Per chi non paga la tassa sugli immobili è prevista una sanzione che, in forma «piena», equivale ad una maggiorazione del 30%. Chi, in aggiunta al mancato pagamento, non provvede alle dovute dichiarazioni (ad esempio il cambio di residenza) avrà una sanzione più salata: una maggiorazione del 100%, ridotta al 33% se si paga entro i primi 60 giorni dall’avviso. Se invece il cittadino non versa il dovuto dopo aver ricevuto la comunicazione dal Comune, la posizione viene messa a ruolo e consegnata all’Agenzia delle Entrate. Tra le possibilità, il «ravvedimento operoso», un’«autodenuncia» agli sportelli a fronte di agevolazioni sulla sanzione.

Tutte le info

Per informazioni gli uffici del Comune sono a disposizione all’indirizzo mail [email protected], è possibile chiedere un appuntamento via Prenotabergamo.it (dal sito www.comune.bergamo.it).

Come ogni anno il Comune di Bergamo ha attivato l’assistenza alla compilazione del modello di versamento F24 tramite apposito sportello online. Dal sito internet, sezione sportello telematico) è possibile utilizzare il calcolatore, con «Accedi al servizio di calcolo Imu» inserendo i vostri dati. Se si dispone di Spid o di Carta identità elettronica è possibile provvedere autonomamente alla verifica del calcolo, alla stampa del modello e al pagamento online tramite l’apposito servizio Imu «Linkmate», sempre dal sito del Comune.

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