Economia / Isola e Valle San Martino
Mercoledì 28 Dicembre 2022
Panacci lascia una Nolan in salute. Da gennaio Pellegrino nuovo a.d.
Cambio al vertice. Novità nell’organigramma dell’azienda orobica che produce caschi.
Cambio al vertice in Nolan: dal 1° gennaio Enrico Pellegrino sarà il nuovo a.d., succedendo a Enzo Panacci. Pellegrino ha lavorato in Ducati dal 1997 al 2002, poi 8 anni in Yamaha, quindi un lungo periodo in Peugeot Motorcycles, come direttore commerciale mondo, prima di entrare nel 2020 nel comitato direttivo di Mv Agusta. Panacci è arrivato in Nolan nel 2015, ma era già stato consulente dell’azienda di Brembate. «Gli ultimi due anni sono stati ottimi - spiega - segnati da una forte crescita: nel 2019 il fatturato era sotto i 40 milioni, nel 2021 è salito a quasi 49 milioni e nel 2022 (l’anno fiscale si chiude a fine estate, ndr) è cresciuto di un altro 10%, toccando i 55 milioni».
Il mezzo secolo aziendale
Ottimi risultati, coincisi coi festeggiamenti per i 50 anni di Nolan, che alimentano l’orgoglio di Panacci: «Siamo cresciuti su tutti i mercati, anche in Asia, con l’eccezione della Russia non importante per noi. I nostri principali mercati sono Italia, Germania, Francia,
«Siamo una bandiera del made in Italy, con oltre 400 persone impiegate, considerando anche gli interinali, tutte a Brembate»
Inghilterra, Spagna, Cina, Thailandia, anche se la clientela è differente. In Asia abbiamo molto più i giovani, sotto i 30 anni. Lì servono grafiche sui caschi più aggressive, vistose. In Europa invece abbiamo clienti sopra i 30-35 anni, legati a colori più classici, tradizionali». Al mercato americano guarda invece il recente accordo strategico col marchio californiano Troy Lee Designs, a cui è stato affidata in esclusiva per gli Usa la distribuzione dei caschi Nolan e X-lite. Oltre l’80% di produzione di Nolan è destinata all’estero, come ricorda l’a.d. uscente: «Nolan ha fatto qualcosa di straordinario, decidendo di conservare la produzione in Italia. Siamo una bandiera del made in Italy, con oltre 400 persone impiegate, considerando anche gli interinali, tutte a Brembate. È stata una decisione presa contro qualsiasi tendenza di mercato. Ma alla fine ha pagato, dimostrando che producendo nel nostro Paese si può mantenere un’azienda florida e competitiva: l’Ebitda è arrivato a sfiorare gli 11 milioni. Un’azienda che produce utili si autofinanzia. È stato un bel compleanno».
Nolan vanta una settantina di titoli Mondiali vinti, gli ultimi due conquistati quest’anno da Wil Ruprecht nell’Enduro e da Marc Reiner Schmidt nella Supermoto con le Tm. In passato ha avuto come testimonial Jorge Lorenzo e Casey Stoner, ma i tempi sono cambiati: «L’avvento dei produttori asiatici, che hanno alzato molto i compensi, ha portato a quotazioni che non rispecchiano più le nostre convinzioni. Questi ingaggi non giustificano il ritorno economico in vendite e ritorno di immagine, quindi ci siamo chiamati fuori da queste scalate senza senso».
Nolan vanta una settantina di titoli Mondiali vinti, gli ultimi due conquistati quest’anno da Wil Ruprecht nell’Enduro e da Marc Reiner Schmidt nella Supermoto con le Tm
Superiori nell’innovazione
Laddove Nolan resta superiore alla concorrenza è nell’innovazione: «Tra i modelli presentati a settembre c’è un jet molto aerato con buchi sulla calotta per passaggio dell’aria. La genialità è stata applicare la struttura Voronoi alla calotta di un casco: con questa soluzione pur avendo buchi è rafforzato ed è fresco d’estate. Ci è sempre piaciuto essere innovativi, avanti nella ricerca».
Panacci è ottimista per il futuro, complice un consistente portafoglio ordini: «Nolan è solida, in buona salute, ha un marchio forte e tanta sostanza, a partire dalle persone che ci lavorano. Ha tutto per giocare un ruolo da protagonista. Il mio augurio è che nei prossimi 50 anni Nolan continui a rafforzarsi e resti conosciuta in tutto il mondo».
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