Ricerca del personale, ora scende in campo l’Intelligenza artificiale

IN BERGAMASCA. Scremare curriculum, abbinare profili e formare i candidati i principali utilizzi delle agenzie. «Criteri di selezione oggettivi, ridotto il rischio d’errore».

Scremare curriculum, abbinare profili e formare i candidati. Sono questi i principali compiti che l’ambito delle risorse umane sta demandando all’intelligenza artificiale. A confermarlo tre diverse agenzie che operano sul territorio bergamasco e che, con la loro esperienza diretta, dimostrano come l’Ai sia ormai essenziale nella ricerca di occupazione.

«L’Intelligenza artificiale è uno dei pilastri nella trasformazione del mondo del lavoro ed offre grandi opportunità per ottimizzare i processi, migliorandone l’efficienza e la qualità, dalla ricerca dei talenti alla formazione dei candidati» afferma Alessandro Proietti, customer experience e direttore dell’innovazione di The Adecco Group Italia. L’agenzia conta 14 filiali nella provincia di Bergamo, più di 300 in tutta Italia, e ha da poco lanciato il primo Cv Maker, uno strumento gratuito a disposizione dei candidati per redigere al meglio il proprio curriculum. Al centro del servizio c’è proprio l’Intelligenza artificiale che permette al candidato di raccontare a voce le proprie esperienze formative e professionali, semplicemente parlando al microfono del proprio pc, smartphone o tablet; è poi l’AI generativa a produrre, in pochi minuti, un curriculum professionale aggiornato ed efficace. «L’obiettivo è quello di offrire ai più giovani, agli stranieri, alle persone diversamente abili e a tutti i nostri candidati una soluzione inclusiva, semplice ed efficace per essere più attrattivi nei confronti dei datori di lavoro» evidenzia Proietti, sottolineando come il progetto del Cv Maker si inserisca nell’ambito delle iniziative legate a tematiche di inclusione ed educazione di Adecco. Possibile anche generare curriculum in lingue diverse, aiutando chi ha meno dimestichezza con la lingua a dare una chiara descrizione del proprio trascorso.

«L’Intelligenza artificiale che permette al candidato di raccontare a voce le proprie esperienze formative e professionali»

Alleggerire il processo di scrematura per concentrarsi sul rapporto con chi cerca una professione è l’ambito di utilizzo dell’Ai di Maw, agenzia per il lavoro con 4 filiali in bergamasca e una Rubber Academy, un centro di formazione specifico per tecnici e operai del settore gomma. Daniele Paderno, spiega: «Attualmente utilizziamo alcuni sistemi, basati su Intelligenza artificiale, che ci aiutano in determinate fasi del processo di ricerca e selezione del personale, in particolare nella fase di screening dei curriculum. In questo caso, grazie alla loro capacità di automatizzare attività lunghe e ripetitive, ci consentono di ottimizzare la ricerca del miglior profilo, aiutano a ridurre il rischio di errori attraverso l’applicazione di criteri di valutazione in maniera coerente a tutti i candidati».

«Utilizziamo Ai per alcune fasi del processo di ricerca e selezione del personale»

Chi dell’utilizzo della tecnologia nelle risorse umane ne ha fatto una bandiera fin dalla sua nascita, nel 2018, è ìziwork. «All’interno dell’hub di Bergamo, inaugurato nel settembre 2022, nel corso dell’ultimo anno lavorativo, sono state gestite mediamente 97 mila candidature da ogni recruiter, - spiegano dall’agenzia. - Attraverso l’impiego di un algoritmo proprietario e

«L’algoritmo considera l’allineamento tra il profilo e offerta»

sistemi di analisi dei dati, l’Ai ha contribuito a ottimizzare il processo di selezione del personale. Nello specifico, questo processo avviene attraverso una lettura dei curriculum con il riconoscimento ottico dei caratteri, e l’analisi sintattica delle parole chiave, che effettuano confronto con la posizione lavorativa per la quale è attiva la ricerca. L’algoritmo considera l’allineamento tra il profilo e offerta, la distanza del lavoratore dalla sede del lavoro e alcune variabili storiche come, ad esempio, il trascorso lavorativo con iziwork o con il cliente, e, sulla base di questi dati, suggerisce ai recruiter i profili più in linea. L’Ai - concludono, - è inoltre utilizzata in fasi successive come nel supporto ai lavoratori (attraverso un chatbot) per la formazione e nella fase di elaborazione cedolini».

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