Siad, investimento di 11 milioni in Slovacchia

SOSTENIBILITÀ. A Leopoldov un impianto per catturare l’anidride carbonica derivante dalla produzione di bioetanolo.

Siad installa un nuovo impianto per la cattura e la liquefazione di anidride carbonica biogenica a Leopoldov, in Slovacchia. Grazie a un investimento di 11 milioni di euro sarà così possibile ridurre fino al 30% le emissioni di gas serra in un sito di produzione di bioetanolo della società Enviral, che fa parte del Gruppo Envien e Slovenské Liehovary a likérky.

La tecnologia di cattura dell’anidride carbonica è stata messa a punto da Tecno Project Industriale, società specializzata del Gruppo Siad, mentre Siad Slovakia, che dal 1998 fornisce gas tecnici, medicali e speciali, distribuirà l’anidride carbonica nel mercato slovacco e nei Paesi limitrofi. «Nella filiera dell’anidride carbonica, così come negli altri mercati legati alla transizione energetica come l’idrogeno, il biometano e l’ambiente, il Gruppo Siad combina in modo unico il know-how e le soluzioni del suo settore ingegneristico con le applicazioni innovative dei gas industriali - sottolinea Bernardo Sestini, presidente e amministratore delegato del Gruppo Siad -. Sono orgoglioso delle tecnologie del nostro Gruppo relative al Carbon Capture Storage and Utilisation (cattura, stoccaggio e utilizzo di anidride carbonica, ndr) e della competenza dei nostri ingegneri e tecnici, che creano una soluzione unica per l’ambiente e per i clienti».

La tecnologia di Tecno Project Industriale cattura la CO2 biogenica dal gas prodotto durante la fase di fermentazione nella produzione di bioetanolo. L’amido di mais viene trasformato in alcol etilico attraverso un processo biotecnologico e, attraverso una conduttura, i gas della fermentazione contenenti CO2 sono trasportati all’impianto Siad per la purificazione finale e la liquefazione.

L’anidride carbonica di grado alimentare viene stoccata in serbatoi criogenici e poi trasportata ai clienti per essere utilizzata come ingrediente di bevande gassate, la conservazione degli alimenti, l’intensificazione della coltivazione di piante in serre sostenibili e vertical farms, per il raffreddamento, la sabbiatura e la pulizia, il trattamento delle acque e il trasporto refrigerato.

La capacità produttiva annuale dell’impianto di Leopoldov è di 40.000 tonnellate di CO2 biogenica per uso alimentare, con un potenziale aumento a 80.000 tonnellate nella seconda fase del progetto. Si tratta dell’unico impianto di questo tipo in Slovacchia, capace di catturare circa un terzo della CO2 totale prodotta da Enviral durante la produzione di bioetanolo. Si riduce così l’impronta carbonica del bioetanolo, ottenendo emissioni parzialmente neutre. «Grazie a questa tecnologia - fa presente Peter Kostík, chief executive officer del Gruppo Envien - siamo in grado di catturare e liquefare l’anidride carbonica di origine biogenica, evitando così l’estrazione di anidride carbonica di origine fossile da fonti sotterranee. La CO2 viene quindi catturata direttamente dalla produzione presso il nostro stabilimento e non viene rilasciata liberamente nell’aria, con un effetto benefico sull’ambiente per nulla trascurabile».

Al Gruppo Envien, fondato nel 2004, fanno capo aziende dell’Europa centrale e orientale specializzate nella produzione responsabile di biocarburanti da fonti rinnovabili e rifiuti e nella produzione di mangimi nutrizionalmente validi per gli animali da allevamento. Per espandere le proprie attività anche fuori dall’Europa, il gruppo ha unito le forze con le indiane Zuari Industries per costruire una nuova distilleria a base di riso e mais che inizierà la produzione nel 2025 dando lavoro a circa duemila persone nelle zone rurali dell’India.

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