Welfare e premi aziendali più convenienti. Casa col 110%, sulla vendita scatta l’imposta

LEGGE DI BILANCIO. La tassa nei 10 anni successivi ai lavori. Cessione gratuita del surplus di energia da pannelli fotovoltaici installati con Superbonus. Rifinanziata la Sabatini Ter.

Welfare aziendale esente da tassazione fino a 1.000 euro (e a 2mila per i lavoratori dipendenti con figli), diminuzione dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività dal 10 al 5%, riduzione canone Rai da 90 a 70 euro, aumento dell’Iva dal 5 al 10% su alcuni prodotti per l’infanzia, locazioni brevi (durata non superiore a 30 giorni) con aumento della cedolare secca dal 21 al 26% (per l’immobile successivo al primo). Queste alcune delle misure introdotte dalla legge di Bilancio 2024, argomento al centro del convegno organizzato dall’Ordine dei consulenti del lavoro e Ancl (l’associazione di categoria) di Bergamo e svoltosi nei giorni scorsi.

«Poche le novità per le imprese, molte per la fiscalità delle persone fisiche – ha precisato il commercialista bresciano Giovanni Valcarenghi -. Tra le principali novità la nuova tassazione per le case interessate dal Superbonus 110% che, nel caso vengano vendute nell’arco dei 10 anni successivi all’intervento, scontano una tassazione non presente nel passato. Quindi se il proprietario dell’immobile che ha usufruito del bonus lo rivende con un guadagno rispetto al prezzo di acquisto, sulla differenza deve pagare un’imposta». «Una sorta di “penalizzazione” - ha detto Valcarenghi - per chi ha goduto di un’agevolazione ed ha avuto un incremento del valore dell’immobile, ma senza sostenere oneri perché in pratica il 110% consentiva di fare praticamente l’intervento senza pagare. È simile alla situazione di chi, sempre con il Superbonus, ha installato sulla propria abitazione impianti fotovoltaici, con cessione del surplus di produzione al gestore elettrico. Questa cessione avviene a titolo gratuito, diversamente da coloro che non hanno usufruito del beneficio, che possono vendere al gestore la produzione di energia in eccesso.

«Per le imprese, invece, non c’è molto – ha aggiunto Valcarenghi -; vorrei però sottolineare la possibilità di rettificare il valore del magazzino. A chi nel passato avesse dichiarato un valore delle merci giacenti a fine anno (su cui si pagano le imposte) non corretto, viene data la possibilità di rettificare quel valore attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva del 18%, sulla differenza. La rettifica viene fatta sull’anno 2023, quindi potrebbero essere relativa a delle irregolarità risalenti anche a 20 anni fa».

In tema di fisco la legge di Bilancio «contiene alcune novità per persone fisiche e imprese – ha sottolineato Marcello Razzino, presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro – che hanno ricevuto giudizi contrastanti. Inoltre, vi sono alcune misure che sono state riprese e riviste per il 2024». «La nuova normativa – ha precisato Giambattista Daldossi, tesoriere di Ancl Bergamo – contiene adempimenti fiscali che avranno riflessi su bilanci e denunce Iva e dei redditi».

Valcarenghi ha poi focalizzato l’attenzione sul nuovo regime delle «compensazioni dei crediti previdenziali, con esclusione di tale possibilità, a partire dal 1° luglio di quest’anno, in presenza di un’iscrizione a ruolo per imposte erariali o accertamenti esecutivi per importi superiori a 100mila euro».

Oltre alle altre numerose conferme di misure già in essere (ad esempio rivalutazione terreni e partecipazioni, esenzione Imu su immobili di enti non commerciali, rifinanziamento Sabatini Ter) Valcarenghi ha ricordato che «è in discussione in ambito fiscale una legge delega con cui si vogliono riscrivere le regole del fisco». Ad esempio, è prevista la possibilità per le imprese di stipulare un patto preventivo con il fisco con fissazione per 2 anni del reddito sul quale pagare le imposte, sulla scorta dello storico dei 3 anni precedenti. Firmato questo accordo e accettato il reddito, nei successivi 2 anni si versano le imposte sull’importo prestabilito, indipendentemente se si guadagna di più o di meno. «Una piccola scommessa, per la quale in contropartita si ottiene una sorta di diminuzione dei controlli» ha sottolineato il commercialista.

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