Il macellaio di Città Alta, tra volontariato e musica: «Ho riscoperto il tempo libero»

L’INTERVISTA. Marco Fracassetti, un’istituzione a Bergamo Alta. La sua «Bella Ciao» intonata durante il lockdown fu ripresa da un turista e postata sui social: un milione di visualizzazioni.

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La Macelleria Fracassetti in Città Alta è un’istituzione: la aprì nel 1952 Luigi e fino ad poco tempo fa l’ha mandata avanti uno dei suoi quattro figli: Marco. Dopo oltre 40 anni dietro il bancone però anche lo storico macellaio di Città Alta ha scelto di andare in pensione.

«Mio papà commerciava uova e polli prima di conoscere mia madre Adele, poi aprì con lei la polleria-macelleria in Città Alta: insistette perché studiassi e mi laureassi, ma la scuola non faceva per me. Oggi Bergamo ha un commercialista in meno e un macellaio in più» racconta Fracassetti, 64 anni, alla soglia della pensione. «La macelleria non mi manca: ho riscoperto il tempo, la calma, la passione per il sax, stare seduto con gli amici a bere una birra dopo anni sempre a cento all’ora» pensa.

Città Alta la conosce molto bene e ha osservato i cambiamenti che negli anni l’hanno trasformata: «Ho visto tanti amici residenti andarsene: s iamo passati da 20 mila abitanti negli anni Sessanta e duemila ai giorni nostri. Certo oggi dobbiamo essere sempre più bravi ad accogliere 35 mila turisti ogni weekend e conservare il nostro gioiello» riflette Marco Fracassetti.

Fracassetti è diventato «famoso» anche perché durante il lockdown ha intonato con un amico tenore per le vie di Città Alta «Bella Ciao»: un turista straniero li ha ripresi in un video che è stato ricondiviso fino ad ottenere un milione di visualizzazioni sui social. E per il futuro? «Continuerò a dedicarmi alla musica e al canto, oltre che al volontariato».

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