Lo sfondo politico su vicende familiari

POLITICA. Sabato 21 ottobre la presidente del Consiglio arriva al Cairo per partecipare al vertice per la pace ospitato dal generale Al Sisi per tentare una mediazione che freni il conflitto tra Israele e i terroristi palestinesi di Hamas.

Subito dopo, Meloni dovrebbe andare a Gerusalemme per un incontro con Netanyahu al quale darà la solidarietà dell’Italia come hanno già fatto altri capi di Stato e di governo a cominciare da Biden. E oggi, nonostante gli impegni internazionali, Meloni potrà ragionare sulla valutazione (la prima delle cinque attese entro un mese) di Standard & Poor’s sul nostro rating, che è poi una sentenza sulla manovra economica 2024 già giudicata insufficiente da numerosi osservatori internazionali messi in allarme dall’aumento dello spread (che ormai supera quasi ogni giorno quota 200).

Insomma, Giorgia Meloni avrà parecchie cose molto importanti su cui concentrarsi nelle prossime ore: purtroppo per lei le affronterà in una condizione psicologica assai difficile. Come tutti sanno la premier ha annunciato la sua separazione dal compagno Andrea Giambruno dopo la pubblicizzazione su «Striscia la Notizia» degli imbarazzanti fuori-onda che lo riguardano. È dunque un momento molto difficile per lei dal punto di vista emotivo.

Ma, a ben guardare, lo è anche dal lato politico della faccenda. Del resto è stata lei stessa ad ammetterlo. Nella nota in cui annunciava la separazione, se l’è presa «con quanti pensavano di indebolirmi colpendo la mia famiglia», frase quantomai significativa cui seguiva una metafora (zoppicante) sul fatto che «per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra resta tale e la goccia non è altro che acqua».

Con chi se la prende Giorgia Meloni? Chi ha voluto colpirla? I sospetti sono unanimi: la messa in onda è avvenuta sulle reti Mediaset da parte della loro trasmissione più aggressiva, «Striscia La Notizia» e – come se non bastasse – in diverse altre reti del Biscione la cosa è stata oggetto di pubblica ilarità. Insomma, sono stati i fratelli Berlusconi ad assestare il colpo? Domanda che rimanda ad una questione politica molto importante: Forza Italia, su cui la famiglia Berlusconi mantiene il patronage, è in uno stato di crescente sofferenza all’interno della maggioranza. Uno stato che cominciò quando Meloni impose a Berlusconi l’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato. Il Cavaliere protestò contro l’«arroganza e la prepotenza» della sua alleata il cui compagno, ricordò, «è un mio dipendente» in quanto giornalista Mediaset. Meloni rispose: «Berlusconi si ricordi che io non sono ricattabile». Ora Giambruno, a causa della sue spacconate in studio, si è trovato di nuovo in mezzo tra Meloni e la famiglia Berlusconi che, pur in assenza del patriarca, è intenzionata a farsi ascoltare e rispettare. È noto, per esempio, che del provvedimento sulle banche, che avrebbe toccato Arcore piuttosto pesantemente, il vicepremier Tajani, oggi segretario di Forza Italia, non era stato nemmeno avvertito, e queste cose non si dimenticano. Per non parlare della distribuzione delle poltrone di potere che vedono Forza Italia messa costantemente ai margini.

Sono sospetti fondati? Chissà. Di sicuro rendono tossica l’aria dentro la maggioranza tra i tre alleati che ormai guardano all’appuntamento elettorale dell’anno prossimo come ad un giorno del giudizio sul loro equilibrio di potere.

Di ritorno dal suo tour internazionale, Giorgia Meloni presiederà al teatro Brancaccio di Roma un evento elettorale in collegamento con molte piazze italiane. Vedremo se accennerà alla questione (conoscendone il carattere, è quasi scontato) e in che termini lo farà. Da lì capiremo parecchie cose di questa incresciosa vicenda politico-familiar-televisiva.

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