Ucciso durante la lite dal fratello: l’autopsia durata due ore

MOZZO. Eseguita sul corpo del 31enne morto nel reparto di Rianimazione dell’ospedale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo nella giornata di giovedì.

È durata due ore l’autopsia sul corpo di G. M., il 31enne di Mozzo morto nel reparto di Rianimazione dell’ospedale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo nella giornata di giovedì, in seguito a un arresto cardiaco durante una lite con il fratello minore L. M., avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi.

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Nulla trapela dalla Procura di Bergamo sui risultati dell’esame: l’autopsia è durata due ore e bisognerà attendere due mesi per avere la relazione completa. Intanto tra i residenti di Mozzo c’è sconcerto per quanto accaduto e partecipazione al dramma anche se i due fratelli non erano molto conosciuti tra la comunità locale. «Credo di aver visto i due fratelli un paio di volte in paese» dice il sindaco di Mozzo Gianluigi Ubiali, che aggiunge: «Né l’uno né l’altro hanno mai tenuto comportamenti violenti. Non c’erano segnalazioni su di loro presso i nostri servizi sociali. Io stesso ho impiegato del tempo per riconoscerli».

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Gli esercenti del centro commerciale di Mozzo e dei locali vicini all’abitazione ricordano i due fratelli come delle «persone gentili, alla mano, ma anche piuttosto schive. I due fratelli frequentavano locali fuori paese, ma a Mozzo è la normalità, lo fanno in molti. Non c’è stata alcuna avvisaglia della tragedia».

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