Paola Abrate: «C’è un prima e un dopo Yara nella mia vita, non solo professionale»

L’INTERVISTA. Giornalista, redattrice del telegiornale di Bergamo Tv, uno dei volti dell’informazione più conosciuti della Bergamasca, Paola Abrate ci racconta alcuni aneddoti della sua vita e della sua carriera: «Impossibile rimanere uguali dopo aver seguito a fondo un evento come l’omicidio di Yara Gambirasio».

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«Ho iniziato a Studio1 Treviglio con un provino consegnato in vhs, poi è stata la volta di Mela Verde su Rete 4 e infine il colloquio con Elio Corbani dopo il quale cominciai a collaborare con Bergamo Tv che poi non ho più lasciato». Paola Abrate , giornalista e volto storico del telegiornale ricorda così suoi esordi di fronte alle telecamere.

Prima tanta gavetta, alternando articoli per L’Eco di Bergamo e servizi televisivi, poi una carriera fatta di reportage, interviste, conduzione di trasmissioni e incontri che hanno lasciato il segno: «L’amicizia con Vittorio Feltri nata quando lo intervistai per una trasmissione chiamata “Bergamo i protagonisti” dedicata ai personaggi più conosciuti del nostro territorio. Nei suoi confronti ho un grosso debito di riconoscenza».

Non solo incontri con persone importanti, ma anche con uomini e donne comuni che hanno lasciato il segno: «Mi sono occupata per diversi anni di giornalismo sociale e questo mi ha permesso di dare voce a persone e situazioni in un contesto in cui era difficile accendere i riflettori».

Poi tantissime avventure e dirette come quella dei 150 anni dell’Unità d’Italia quando venne Giorgio Napolitano a Bergamo: «La visita del Presidente della Repubblica era segnata da un rigido protocollo che non prevedeva l’incontro con i giornalisti, ero in Piazza Vecchia e da dietro alle transenne stavo commentando in diretta il suo arrivo. Vicino a me c’era il fotografo Yuri Colleoni che lo chiamò perché si girasse a favore di obbiettivo, io colsi l’occasione per strappargli una battuta. Fu l’unica dichiarazione, inusuale e irrituale, al di fuori di quelle ufficiali». E poi la tragica vicenda di cronaca nera: «Impossibile rimanere uguali dopo aver seguito a fondo un evento come l’omicidio di Yara Gambirasio».

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