Morì cadendo dal balcone, per gli inquirenti è omicidio: arrestata la colf

IL GIALLO DI COLOGNOLA. Rosanna Aber morì il 22 aprile del 2022, ma fin da subito non sembrò un atto autolesionistico. Dopo oltre un anno di indagini la polizia ha arrestato la colf ucraina, su di lei pesano indizi decisivi di colpevolezza.

Nella mattinata di mercoledì 15 novembre il personale della Squadra Mobile della Questura di Bergamo ha arrestato una donna ucraina residente in Provincia di Bergamo accusata di indebito utilizzo di carta bancomat e omicidio nei confronti di una donna italiana di 77 anni avvenuto a Bergamo il 22 aprile 2022.

L’attività di indagine partì immediatamente a seguito della morte della donna, Rosanna Aber, pensionata di 77 anni, precipitata dal suo appartamento al quarto piano di via Einstein del quartiere di Colognola a Bergamo. Inizialmente l’episodio era stato catalogato come potenziale suicidio, ma qualcosa non tornava. I parenti della donna avevano segnalato il furto del bancomat e un ammanco di soldi sul conto corrente e alcuni vicini di casa avevano raccontato di aver sentito un litigio prima della caduta.

Le indagini della polizia

Le indagini hanno permesso di evidenziare diverse contraddizioni su quanto dichiarato dalla donna ucraina, la colf, l’unica a essere presente sul luogo della tragedia. Per questo motivo nel settembre del 2022 venne iscritta nel registro degli indagati. Le attività tecniche e scientifiche hanno poi appurato con certezza che il furto e i prelievi effettuati con il bancomat di Rosanna Aber erano stati effettuati dalla donna ucraina, che poi aveva speso i soldi nelle macchinette Vlt dei bar.

Prima di morire Rosanna aveva prenotato un viaggio

La Squadra Mobile di Bergamo ha poi anche accertato l’assenza di qualsiasi intento autolesionistico della vittima che poche ore prima di morire si era recata in un’agenzia di viaggi per prenotare una vacanza. Grazie alla collaborazione del Gabinetto di Polizia Scientifica di Milano, gli inquirenti hanno escluso con certezza, anche l’ipotesi di un evento accidentale. Innumerevoli, invece, le contraddizioni emerse nella ricostruzione fornita dall’indagata. A fronte di tutto ciò la Procura della Repubblica ha dato applicazione all’arresto della donna indagata nella giornata di mercoledì 15 novembre.

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