Superticket abolito per 625 mila lombardi
Le nuove agevolazioni da ottobre

Superticket abolito per 625 mila cittadini della Lombardia che si trovano in condizioni di potenziale vulnerabilità, con reddito medio basso e la presenza in famiglia di minori o persone disabili.

Da ottobre questi utenti non dovranno più pagare la quota di compartecipazione alla spesa pubblica per l’assistenza sanitaria fornita dallo Stato e dalla Regione. Il provvedimento regionale, adottato ieri dalla Giunta Fontana, dovrà ora essere sottoposto al vaglio del Comitato paritetico nazionale per la verifica dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza e del Tavolo per gli adempimenti previsti dalla Conferenza Stato-Regioni. Un passaggio obbligato per il quale non sono previsti intoppi, dopodiché la misura sarà operativa.

«Queste nuove agevolazioni valgono complessivamente 10 milioni e 456 mila euro – spiega il presidente della Lombardia, Attilio Fontana – e si inseriscono nel programma di governo regionale che prevede, in questa legislatura, di ridurre ulteriormente le compartecipazioni alle spese sociosanitarie». Come sottolinea l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, questa tappa «scaturisce al termine di una serie di verifiche di compatibilità legislativa rispetto alle normative nazionali che stabiliscono vincoli molto rigidi anche in presenza di adeguate coperture finanziarie. Questa manovra ha ottenuto inoltre piena condivisione da parte delle Organizzazioni sindacali e dimostra l’attenzione della Regione nei confronti della persona e in particolare delle situazioni di fragilità». Entrando nel merito della decisione, verranno esentati dalla quota fissa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale i nuclei familiari con reddito compreso fra 18 e 30.000 euro, con presenza di un minore, per circa 315.000 nuovi esenti.

Si aggiungono, poi, i nuclei familiari con reddito superiore a 30.000 euro e inferiore a 70.000 euro con almeno due minori presenti nella stessa famiglia. In questo caso si tratta di altri 270.000 nuovi esenti. Infine, l’esenzione scatterà anche per i nuclei familiari con reddito pari o inferiore a 90.000 euro con un disabile che abbia diritto ad alcune specifiche esenzioni per patologia, secondo le stime altri 50.000 nuovi esenti. L’assessore Gallera ha inoltre annunciato che la «Giunta sta predisponendo un provvedimento legislativo che preveda nuove forme di esenzione per gli esponenti delle Forze dell’ordine sui ticket per i codici bianchi al Pronto Soccorso e per le prestazioni specialistiche a seguito di patologie derivanti da motivi di servizio». Come evidenziato da Fontana, questa decisione si inserisce in un programma più ampio di progressiva riduzione del pagamento delle spese sociosanitarie da parte dei cittadini. Negli anni scorsi, Regione Lombardia ha esentato dal superticket i cittadini (e i familiari a carico) con reddito inferiore a 18 mila euro. La manovra, in quel caso, aveva coinvolto 1 milione e 150 mila lombardi. È del maggio 2018 il dimezzamento del superticket: il provvedimento, che non guarda al reddito ma alla prestazione, ha disposto il taglio del 50%, portando la somma regionale da un massimo di 30 a un massimo di 15 euro. La decisione, coperta con uno stanziamento da 20 milioni di euro, aveva prodotto una tabella secondo cui, ad esempio, il costo massimo è sceso a 51 euro (36 ticket nazionale +15 ticket regionale) dai precedenti 66 euro (36+30) per la Tac torace. Sempre 51 euro (36+15) per la colonscopia, in precedenza erogata a 58,8 euro (36 nazionale e 22,8 regionale).

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