Treni, stazione, Tram della Val Brembana: nel 2024 i cantieri del Pnrr

L’ANNO DELLE GRANDI OPERE. I lavori ridisegneranno la mobilità su ferro e gomma: valgono un miliardo di euro.

Stavolta si parte per davvero. L’orizzonte, fissato alla fine del 2026, è sempre più vicino e quello che sta per aprirsi sarà l’anno in cui bisognerà iniziare a muoversi, in tutti i sensi. Non che di lavoro non ne sia già stato fatto parecchio (progetti, autorizzazioni, reperimento fondi e gare d’appalto sono ostacoli tutt’altro che agevoli da superare), ma adesso è arrivato il momento di aprire i cantieri di tutti i grandi progetti destinati a ridisegnare la mobilità su ferro, e in parte anche su gomma, della città della sua provincia.

L’elenco delle grandi opere viabilistiche

Un elenco ormai noto, il raddoppio ferroviario Ponte-Montello, la seconda linea della Teb, il treno per Orio, la nuova stazione ferroviaria e l’E-Brt Bergamo-Dalmine, per un investimento complessivo di un miliardo di euro, altro tassello decisivo per la trasformazione cittadina, nonché parte integrante della complessa opera di ricucitura urbana di qua e di là dei binari, di cui farà parte anche Porta Sud. Tanti cantieri che, non è un segreto, provocheranno disagi alla circolazione stradale e ai pendolari, ma che inevitabilmente si ritrovano insieme ai nastri di partenza perché finanziati, almeno in parte, con i fondi del Pnrr.

Una circostanza fortunata per l’arrivo in terra bergamasca di una vera e propria montagna di denaro e per via dei tempi certi imposti dal cronoprogramma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Cantieri che insistono sui territori della città, ma che viaggiano alto, anzi altissimo, in termini di progettualità e di reperimento delle risorse, e che l’amministrazione comunale avrà il compito di gestire al meglio, per quanto di sua competenza, dal punto di vista dell’impatto sulla mobilità interna. Saliamo in carrozza e proviamo a capire come tutti questi progetti impatteranno anche sul trantran quotidiano dei bergamaschi nel 2024 ormai alle porte.

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Teb 2: i lavori sono partiti

I lavori per la realizzazione della seconda linea della Teb Bergamo-Villa D’Almè sono già visibili a Valtesse, lungo la circonvallazione che porta a Pontesecco. Nelle scorse settimane è stata preparata la pista provvisoria che servirà a deviare parzialmente la strada per permettere di costruire il sottopasso sopra il quale i binari del tram incroceranno la circonvallazione. La strada, nell’assetto definitivo, tornerà al percorso attuale, risalendo in superficie prima dell’arrivo alla rotonda di Pontesecco. La deviazione lungo la corsia provvisoria potrebbe essere attiva tra fine gennaio e febbraio, senza ulteriori impatti sulla viabilità, assicurano da Palazzo Frizzoni, in un punto già difficile per la circolazione.

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Sempre nel 2024 si lavorerà anche su via Corridoni e su viale Giulio Cesare, lungo il tratto verso Monterosso. In quel punto la ferrovia passerà sotto la sede stradale; il fornice per l’attraversamento della strada c’è già, ma va consolidato e messo a misura. Questi lavori richiederanno una chiusura del viale per qualche settimana, «da concordare con le attività del cantiere dello stadio e con la presenza delle partite – spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni – onde evitare di ridurre l’accessibilità all’impianto». Se ne parlerà in estate o in autunno.

Il raddoppio Ponte/Montello

Decisamente più impattante sarà il cantiere del raddoppio ferroviario in direzione Ponte San Pietro. La linea potrebbe essere interrotta già dal 4 febbraio; per i pendolari si prospetta una rivoluzione per i prossimi tre anni, con soluzioni alternative che, ad oggi, non sono ancora chiare. Per questo il prefetto ha convocato per il 10 gennaio un altro vertice in via Tasso. Quel che è certo è che arriveranno più autobus in città e anche questo fenomeno sarà da gestire: «Potrebbero esserci delle difficoltà in via Bono – ammette Zenoni –; si è deciso perciò di allargare la strada e di demolire lo spartitraffico davanti al parcheggio per recuperare una corsia in più». Tempi ancora incerti per la chiusura di via San Bernardino (ma si parla di fine anno o del 2025) e per le modifiche alla circolazione in via dei Caniana, che invece resterà sempre aperta. A seconda di dove insisteranno i lavori, il traffico passerà sotto uno dei due fornici, su due corsie, rinunciando a qualche stallo di sosta. Collegato al raddoppio ferroviario c’è il nuovo sottopasso di via King alla Trucca, «che dovrà essere concluso entro l’anno – auspica Zenoni – perché potrebbe essere utile per alleggerire il traffico in zona San Bernardino al momento della chiusura del ponte».

La nuova stazione ferroviaria di Bergamo

A febbraio partiranno anche i lavori preparatori per la realizzazione della nuova stazione ferroviaria, progetto nevralgico per la creazione del nuovo polo intermodale di cui faranno parte anche la stazione autolinee, il capolinea della Teb e quello dell’E-Brt. Per consegnare alla città la nuova stazione europea serviranno due anni e mezzo di lavori, uno in meno rispetto ai nuovi collegamenti previsti dalla «cura del ferro». Alla fine sarà un crocevia per 10 milioni di passeggeri l’anno; nel frattempo non mancheranno i disagi per i pendolari per via della modifica della forma e degli accessi all’attuale stazione e della riduzione dei binari

attivi.

L’E-Brt: l’autobus elettrico per Dalmine

Prenderanno il via da qui, a due passi da piazzale Marconi, anche i lavori dell’e-Brt, la linea di autobus elettrici che collegherà Bergamo a Dalmine e Verdellino. La nuova infrastruttura di trasporto pubblico locale veloce correrà principalmente su corsia preferenziale lungo un tracciato complessivo (tra andata e ritorno) di 29,7 chilometri, per un totale di 42 fermate. Il progetto prevede la riqualificazione del tratto interessato della strada SP 525, compreso l’intervento di ammodernamento e di chiusura della Roggia Colleonesca.

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Il treno per Orio

Ultimo, non per certo per importanza, il treno per Orio, la cui apertura del cantiere è ormai alle porte. Sul piazzale dell’aerostazione da qualche settimana si vede la struttura di accesso che porterà alla stazione dello scalo. La Sacbo ha già fatto sapere che entro marzo il collegamento tra il piazzale e il terminal ferroviario (opera di sua competenza) sarà completato. Anche qui a dettare i tempi dei lavori (fine cantiere entro novembre 2026) è il Pnrr. Le attività preliminari prenderanno il via a febbraio; la prima opera che dovrà essere realizzata è il sottopasso stradale e ciclabile tra la Fiera e via Rovelli, dopodiché si potrà chiudere il passaggio a livello di via Pizzo Recastello.

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