Il bilancio dell’Atalanta, 3ª parte: il patrimonio, i debiti, il tesoretto. Fotografia della salute della società

scheda. L’approfondimento di Giovanni Cortinovis: 3ª parte

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Terza parte dell’analisi sull’ultimo bilancio dell’Atalanta. Dopo la panoramica iniziale (leggila QUI ), l’approfondimento sui ricavi (leggilo QUI ) e la parte relativa ai costi (leggila QUI ) ecco la parte conclusiva, quella su patrimonio e debiti.

D opo aver vivisezionato il Conto Economico dell’Atalanta nei due precedenti articoli diamo ora un’occhiata all’altro documento che compone il bilancio della società nerazzurra ovvero lo Stato Patrimoniale. A differenza del Conto Economico che sintetizza tutti i costi e i ricavi dell’anno e che quindi potremmo identificare come un film dei 365 giorni, lo Stato Patrimoniale è invece una sorta di fotografia che indica per ciascuna voce l’entità al termine dell’esercizio.

Patrimonio da nababbi

La voce più indicativa dello stato di salute di una società (calcistica o meno) è indubbiamente il Patrimonio Netto, cioè l’insieme delle risorse che sono di proprietà della stessa impresa. Non sono poche le grandi squadre italiane ad avere un Patrimonio Netto negativo: al 30 giugno 2023 quello dell’Inter era meno 161,9 milioni di euro e un anno e mezzo fa quello della Roma faceva registrare un meno 338,9 milioni di euro.