Il calcio in borsa non si è ripreso dal Covid. I dati: -29% per le società quotate. Atalanta, l’Ajax nel listino ha «esultato»

Articolo.

Lettura 6 min.

I n un precedente articolo (leggilo QUI ) ci eravamo occupati di quanto la sospensione dei campionati avesse fatto male alle quotazioni dei club calcistici quotati sulle borse internazionali con particolare attenzione ai 3 club quotati a Piazza Affari. Terminato il periodo di chiusura le leghe calcistiche più importanti, in accordo con governi e federazioni, sono riuscite a concludere i loro campionati (Francia esclusa), e, dopo una breve pausa estiva, a ripartire con calendari che manterranno, sia pure con un tour de force senza precedenti ed aumento dei contagi permettendo, la consueta programmazione. Vediamo ora come tutto questo ha influito sulle quotazioni di Borsa dei rispettivi club. Ci guida in questa osservazione l’«Eurostoxx Football Index», l’indice che raggruppa l’andamento delle 24 squadre quotate, tra le quali le più importanti sono Juventus, Roma, Lazio, Borussia Dortmund, Ajax, Porto, Benfica, Sporting Lisbona, Lione, Lione, Celtic Glasgow, Copenaghen, Manchester United ed Arsenal, quest’ultime due quotate a New York essendo di proprietà statunitense. L’indice, che come valore massimo nel febbraio 2020 aveva fatto segnare il livello di 166,72, si trova oggi, in base all’ultima quotazione disponibile, a 116,99 con una perdita pari al 29%. Vi è stato quindi un recupero dai minimi di fine marzo quando era sprofondato a 80, ma non sufficiente a rivedere i livelli pre-Covid. Confrontandolo con un indice rappresentativo di tutti i settori dell’economia si ha subito percezione di quanto profonda sia la stata la ferita lasciata dallo scoppio della pandemia sulle quotazioni delle società di calcio.