Astigmatismo: oggi lo si può correggere anche se alto

Oculistica. È un difetto refrattivo dovuto alla curvatura asimmetrica della cornea, che non è più sferica.

Peggiora la vista sia da vicino sia da lontano. Compare in genere in giovane età e, nell’arco della vita, può associarsi ad altri difetti refrattivi come miopia, ipermetropia e presbiopia. La buona notizia è che oggi, con le tecnologie di ultima generazione e un approccio chirurgico

customizzato, l’astigmatismo può essere corretto anche in caso di valori molto elevati. Come ci spiega il dottor Giulio Leopardi, responsabile dell’Unità di Oculistica del Policlinico San Pietro e oculista di Smart Clinic Oriocenter. Qui è attivo il Centro di chirurgia refrattiva, dotato della piattaforma più completa e innovativa per questo tipo di interventi. Oltre alle metodiche tradizionali di trattamento con laser a eccimeri (tecnica di superficie Prk) e femtolaser (tecnica Lasik), è disponibile anche la tecnica mini-invasiva «Smile» e la sua nuova «evoluzione», la Smile-xtra».

In cosa consiste l’astigmatismo?

«L’astigmatismo è un difetto refrattivo molto comune dovuto alla curvatura asimmetrica della cornea. La forma della cornea invece di essere sferica (come un pallone da calcio), ha un profilo ellissoidale (come un pallone da rugby). La conseguenza è che i raggi luminosi provenienti da un oggetto non sono rifratti dalla cornea in modo corretto e uniforme sulla retina».

Con quali sintomi si manifesta?

«La difficoltà di messa a fuoco di oggetti o immagini, sia da lontano sia da vicino, è sicuramente il sintomo principale. In particolare, gli oggetti non sono messi a fuoco in modo uguale, alcune parti sono a fuoco e altre fuori fuoco».

Ma può riguardare persone di tutte le età?

«Il disturbo può essere congenito o manifestarsi intorno all’adolescenza o comunque in età giovanile. Non è un problema legato all’invecchiamento, come è ad esempio la presbiopia, e non tende a peggiorare nel tempo, anche se con il passare degli anni può associarsi ad altri difetti refrattivi con un conseguente peggioramento globale del quadro visivo del paziente».

Come si può risolvere il problema?

«Esistono diverse opzioni per correggere l’astigmatismo. La più indicata viene valutata dallo specialista a seconda dell’età della persona e della gravità del difetto visivo. Oltre agli occhiali correttivi e alle lenti a contatto, oggi si può ricorrere alla chirurgia refrattiva, che si avvale dell’utilizzo di strumentazioni laser, in particolare il laser a eccimeri e il femtolaser. Il laser ad eccimeri con tecnica Prk (PhotoRefractive-Keratectomy) consiste nel rimodellamento della superficie anteriore della cornea, la prima lente dell’occhio, dopo che meccanicamente viene asportato l’epitelio di superficie (procedura di disepitelizzazione). Si scolpisce una “lente a contatto naturale” del potere diottrico desiderato per la correzione del difetto. Solo la precisione del raggio laser permette di asportare lembi di tessuto corneale di un micron (un millesimo di millimetro) a ogni “spot” (colpo). Si tratta quindi di un trattamento che ha il vantaggio di essere superficiale, senza che il chirurgo debba manipolare l’occhio e quindi senza rischi intra-operatori. Il Femtolaser con tecnica Lasik o Femto Lasik, invece, prevede un primo tempo in cui il femtolaser taglia la cornea sagittalmente. Il lembo corneale viene sollevato dal chirurgo che con il secondo strumento, il laser ad eccimeri, modifica la curvatura della cornea scavandola internamente secondo i parametri di trattamento richiesti (come avviene nella Prk). È importante sottolineare che la chirurgia refrattiva rappresenta oggi un’ottima soluzione a patto che sia preceduta da un’attenta valutazione dell’occhio con esami specifici (misura dello spessore corneale, mappatura della cornea, valutazione del diametro pupillare etc.) che permettono di selezionare correttamente i candidati all’intervento e stabilire un programma computerizzato altamente personalizzato per ciascun occhio».

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