Monitorare la propria condizione fisica? C’è la body composition

LA CURIOSITA’. C’è un nuovo esame che può essere eseguito in ambulatorio, in forma privata, e che permette di valutare in maniera precisa e affidabile molti parametri fisici legati al nostro corpo come il peso, la struttura ossea, l’entità e la distribuzione del grasso e della componente muscolare.

È la Composizione corporea DEXA («Body Composition»), analisi diagnostica considerata il gold standard per quantificare massa magra e massa grassa di ogni specifico distretto del corpo.

«È un esame utilizzato da alcuni anni da molte società sportive professionistiche di varie discipline come calcio, volley, basket e ciclismo con l’obiettivo di ottimizzare le prestazioni degli atleti – spiega il dottor Andrea Nardi, radiologo di Humanitas Medical Care di Bergamo –, ma che trova sempre più applicazione anche al di fuori del mondo agonistico per verificare e monitorare nel tempo lo stato della propria condizione fisica».

Quali sono le caratteristiche della composizione corporea?

«È un esame di facile e rapida esecuzione: 6 minuti di scansione total body mediante un densitometro, che richiede una quantità esigua di radiazioni equivalenti a quelle assorbite in un volo nazionale o pari a 1/30 di una radiografia del torace. Oltre a permettere di valutare la massa grassa e la distribuzione delle masse muscolari, consente di misurare l’entità del grasso viscerale che si trova nella regione addominale e si forma tra gli organi presenti in quell’area».

Perché è importante misurare la quantità di grasso che si forma tra gli organi addominali?

«Perché questo tipo di tessuto adiposo è spesso correlato a patologie come l’ipertensione, l’alterata glicemia a digiuno, la ridotta tolleranza al glucosio, il diabete, la dislipidemia e la sindrome metabolica».

Quando una persona potrebbe decidere di sottoporsi a una composizione corporea?

«Sempre sotto indicazione medica, ci si può sottoporre a questo esame prima di iniziare un cambiamento di alimentazione che si è deciso di intraprendere a seguito dell’indicazione di un nutrizionista o dietista. Lo stesso esame, grazie al fatto che vengono elaborate delle mappe corporee in cui si evidenzia la distribuzione del tessuto grasso, può poi essere ripetuto a distanza di tre-quattro mesi per vedere quanto grasso si è perso e dove lo si è perso. Inoltre, la composizione corporea consente anche di ottenere una stima del proprio metabolismo di base, cioè la quantità minima di calorie necessarie per mantenere le funzioni vitali così da poter calibrare la propria dieta in base alle proprie esigenze. Un percorso simile può essere seguito da chi soffre di obesità e decide di sottoporsi a un intervento chirurgico per ridurre la massa adiposa; si può infatti monitorare il peso, la massa grassa e l’andamento dei progressi legati al percorso nutrizionistico cui questi pazienti sono in genere sottoposti dopo l’intervento».

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